2018

Chiellini pensa all’Inter: «Sarà la partita dell’anno. La vera Juve si è vista al Mestalla»

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Giorgio Chiellini, intervistato durante il gran Galà del calcio, ha detto la sua sul match di venerdì sera contro l’Inter

Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini ha parlato in occasione del Gran Galà del Calcio AIC 2018. Il capitano di Juve e Nazionale ha parlato della strepitosa prima parte di stagione bianconera: «Abbiamo fatto bene negli ultimi anni. Questa sera si festeggia i traguardi ottenuti nella passata stagione, anche se noi siamo già concentrati sul presente e sul mese che verrà. Ma intanto godiamoci quanto abbiamo fatto l’anno scorso: settimo Scudetto di fila, quarta Coppa Italia consecutiva. Avremo un mese di dicembre molto intenso, abbiamo fatto bene ad approcciare nel modo giusto ma avremo tante partite da affrontare. Un po’ per tutte le squadre, le valutazioni si faranno a fine dicembre, quando volgerà ai titoli di coda il girone d’andata di Serie A».

Il difensore bianconero ha presentato l’anticipo della quindicesima giornata che vedrà scontrarsi Juve e Inter: «La prepareremo non guardando la classifica, come abbiamo sempre fatto. Sarà una partita difficile: uno scontro diretto che giocheremo in casa nostra. Sarà un po’ la partita dell’anno: dovremo stare attenti perché avranno grandi giocatori. Per fortuna c’è ancora qualche giorno per recuperare». Chiellini fa un confronto con la vecchia Juve, prima di CR7: «Penso che Cristiano Ronaldo abbia notato quanto fosse importante la squadra che aveva dietro di lui, a Valencia secondo me se n’è accorto. Lui ci sta aiutando ad alzare l’asticella, ma al Mestalla abbiamo dimostrato di essere squadra sempre e comunque, e una partita come quella fa crescere l’autostima».

Ma per il salto di qualità, l’arrivo di Ronaldo è stato fondamentale: «Ci fa migliorare nel quotidiano, lavora in un modo che a noi mancava, dà convinzione all’ambiente. Ad esempio a noi la diede Pirlo in Italia, lui ce la sta dando in ambito internazionale: è un calciatore che migliora tutta la squadra intorno. Poi ha colmato quel vuoto di personalità lasciato dall’addio di Buffon».

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