2017

Chiellini su Bonucci: «Credevo che sarebbe rimasto! Spagna? Conta arrivare al Mondiale»

Pubblicato

su

Il difensore della Juventus e della Nazionale, Giorgio Chiellini, ha parlato a pochi giorni dalla sfida tra Italia e Spagna

La BBC si ritrova in Nazionale. Ieri Bonucci ha parlato del suo addio alla Juventus, oggi Giorgio Chiellini è tornato sull’argomento ma ha parlato anche della sfida tra Spagna e Italia: «Ero sicuro che Bonucci sarebbe rimasto alla Juventus. Fa piacere tornare insieme, è passato un mese e mezzo, ma fa sempre piacere rivedere una persona con cui abbiamo condiviso tanti anni. Ma non tanto le partite, dagli allenamenti ai sacrifici, ai pranzi e alle cene, tutte cose che ti portano al risultato. Non so se siamo mai stati la difesa del mondo e conta relativamente poco perché conta la squadra e se in passato abbiamo fatto bene è perché abbiamo avuto delle squadre che ci hanno aiutato a mettere in risalto le nostre caratteristiche. Spagna? Troveremo una Spagna con un atteggiamento diverso rispetto a quella del 2016. Si era chiuso un ciclo, sono ripartiti con un nuovo allenatore e sarebbe sbagliato trovarsi una Spagna come quella che abbiamo trovato a Parigi. Mi aspetto una Spagna più viva che in casa è sempre più pericolosa. Da parte nostra ci vorrà una partita di grande spessore. Occorre giocare da grande squadra, l’importante è arrivare in qualunque modo ai mondiali. Poi se riusciamo a vincere tanto meglio».

 

Chiellini ha poi proseguito: «Quello che conta è arrivare ai Mondiali, non importa come. Naturalmente mi auguro di vincere 3 a 0 ma conta solo essere qualificati ai Mondiali a giugno. Bernardeschi gioca poco? Higuain, pagato 90 milioni, dopo 37 gol era partito con gradualità, giusto o sbagliato che sia, Douglas Costa idem. Bernardeschi sta lavorando bene e deve solo continuare a lavorare così senza farsi prendere da questi discorsi qui e avrà bisogno di un periodo di ambientamento. Sono sicuro che durante l’anno, soprattutto nella seconda parte della stagione, può diventare un giocatore determinante. Giocare alla Juve è diverso che giocare alla Fiorentina, ci sono delle differenze e ci vuole tanta pazienza ma sono contento perché credo che nell’ultima Under 21 sia stato il migliore».

Exit mobile version