2014
Chiellini: «Italia gruppo unito, c’è entusiasmo»
La conferenza stampa del difensore della nazionale
CHIELLINI CONFERENZA STAMPA ITALIA – Giorgio Chiellini, difensore della nazionale italiana di calcio, si è presentato in conferenza stampa a Coverciano e ha dichiarato: «Con Balotelli non c’era niente da ricucire, abbiamo messo una pietra sopra al Mondiale e sappiamo che è andata male, bisogna ripartire e azzerare il passato. Abbiamo voglia di rivincita e domenica ci aspetta la gara più difficile, un test decisivo contro la squadra più forte del gruppo».
CROAZIA – Il giocatore della Juventus ha aggiunto: «La Croazia ha giocatori di grande qualità, una scuola calcistica piena di talenti che è cresciuta tanto in questi anni. Abbiamo grande rispetto per loro, è una sfida da giocare al cento per cento. Per Balotelli non c’è bisogno di confronti. Il mister fa le scelte, siamo un grippo unito con l’obiettivo di vincere. Conta la squadra, conta il gruppo. Siamo tutti importanti in questo gruppo».
EFFETTIVI – Chiellini ha proseguito: «Avremmo voluto giocare la gara con tutti i nostri effettivi, ma gli infortuni ci stanno e per fortuna sono cose di poco conto tranne per Insigne a cui faccio gli auguri. Affrontiamo una Croazia forte con grandi valori individuali, lo hanno dimostrato in un Mondiale abbastanza sfortunato. Vogliamo affrontarli al meglio, abbiamo rispetto ma anche tanta voglia di vincere».
DIFESA – Ancora Chiellini: «Non è un periodo prospero per il calcio italiano, per gli italiani in genere. Servirebbe più ricambio generazionale, lo si vede anche nelle convocazioni: si passa dagli ’87-’88 ai ’94-’95. C’è un buco che non è stato riempito purtroppo. Credo che per questa situazione di mancata abbondanza sia ancora più importante che ci sia amalgama e coesione nella squadra. Ruolo? Giocare a 3 o 4 è diverso, a 3 i centrali sono più offensivi e aggressivi e devono coprire più campo. A 4 hai un uomo in più e devi essere più raccolto e meno aggressivo».
SAN SIRO – Chiellini ha continuato affermando: «Riempire San Siro è dura e a Torino con 40000 persone sarebbe già pieno, comunque si è sentito l’affetto per la nazionale in queste partite. La partita credo sia la più bella di questo girone, ci aspettiamo tanta gente che faccia il tifo per noi. Vogliamo alimentare l’entusiasmo che c’è per la nazionale. Difensori? Vediamo tanti bei giovani, da Rugani a Romagnoli, speriamo che loro possano creare una nuova scuola di difensori di livello».