2018
Gli chiedono di restare, ma lui tace: Belotti divide il Toro – VIDEO
A Superga bagno di folla per il Grande Torino e grande affetto per Belotti, che però quando gli chiedono di rimanere al Toro non risponde: primo segnale di addio?
Potrebbe essere stato l’ultimo 4 maggio di Andrea Belotti con la maglia del Toro. E proprio per questo motivo la giornata del Gallo è stata speciale. Il bomber, a Superga, ha riscoperto la felicità di essere il capitano. Lo ha fatto lontano dal campo. Lo ha fatto appoggiandosi al calore della sua gente. Appena ha messo piede sul Colle niente mugugni per lui, ma solo tantissimi applausi. Da lì ha iniziato, con passo sereno ma deciso, ad avvicinarsi alla chiesa. E, durante la santa messa, non ha fatto altro che pensare al momento in cui avrebbe letto i nomi dei Caduti di Superga. Perché sono quelli i secondi che un calciatore, che decide di sposare la causa granata, attende con ansia mista a orgoglio. Belotti ha mostrato la parte migliore di se stesso: era emozionato e ha faticato, non poco, a tenere la testa alta. Poi, terminata la funzione, si è diretto con la squadra verso la lapide.
Ha letto i nomi degli Invincibili, uno ad uno. Con la voce rotta dall’emozione, ma con la decisione e il piglio di chi sa di non dover sbagliare. Perché il 4 maggio è più importante di qualsiasi gol. Terminata la solenne lettura è tornato però ad essere il Belotti di sempre. Sorridente. E anche tremendamente coerente. A chi gli chiedeva di restare, lui non ha risposto. Sarebbe stato facile dire sì, per ingraziarsi i tifosi, ma il Gallo ha scelto la strada più difficile. Forse non glielo perdoneranno tutti, perché il silenzio potrebbe essere scambiato per indifferenza. Ma tutti non potranno che riconoscere la sincerità. Belotti non prende in giro nessuno. Belotti non dice «sì, resto al Toro». E non lo fa il 4 maggio, perché sa di essere il sacro portavoce degli Invincibili. Come tale si è comportato. Mettendo i colori granata davanti pure ad un futuro ancora nebuloso.