2014

Chelsea, Mourinho: «Io resto. Ibra? Impossibile. Eto’o…»

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Intervista pirotecnica dello Special One che ne ha per tutti

José Mourinho, tornato al Chelsea dopo aver allenato Real Madrid e Inter, sta lottando per la vittoria del titolo della Premier League ed è in corsa anche in Champions League, dove i suoi Blues debutteranno negli ottavi di finale questa settimana. Il tecnico portoghese ha rilasciato un’intervista fiume ai microfoni di Canal Football Club, dove ha parlato anche di un potenziale approdo di Zlatan Ibrahimovic dal PSG ai londinesi e di un suo papabile futuro come allenatore in Francia.

LIGUE 1, NO – Tuttavia, almeno al momento, l’ipotesi di gestire un club della Ligue 1 non alletta lo Special One: «Sono molto contento in Inghilterra. Sono in un club che mi rappresenta più di ogni altro club, ho un rapporto speciale con il Chelsea. C’è un progetto, che sposo. Posso pensare di lavorare in Francia in futuro, perché no, ma in questo momento credo che non sia un campionato con la stessa carica emotiva della Premier League. È un campionato dov’è semplice stilare la classifica finale ancor prima che parta e, in questo momento della mia carriera, ho bisogno ancora di stimoli diversi». Approfondendo su una proposta del PSG, Mourinho incalza: «Non ho detto sì o no ad un’offerta del club, non ho ricevuto delle offerte ufficiali o dirette da parte loro. Siamo in buoni rapporti, conosco la proprietà, ho avuto l’onore e il piacere di essere invitato a casa dello sceicco in Qatar tre o quattro anni prima che acquistassero il club, e sin da allora abbiamo un rapporto di rispetto, ma prima del mio passaggio al Real Madrid ho detto a tutto il mondo quali erano le mie intenzioni: volevo tornare in Inghilterra. Non voglio alimentare voci o indiscrezioni, voglio restare, ho quattro anni di contratto e dopo vedremo che succederà».

ZLATAN IMPOSSIBLE – Impossibile, invece, pensare a un approdo di Zlatan Ibrahimovic al Chelsea, giura Mou: «È impossibile. È un’altra cosa che non alimenterò, perché non è possibile. È felice a Parigi. Si sa, siamo amici e siamo in contatto, ma niente più. Parigi, con il suo potenziale economico, non aprirà la porta a una sua partenza. Si tratta di una missione impossibile». Un’ipotesi comunque chiusa sul nascere anche dallo svedese, che in delle sue recenti dichiarazioni ha “snobbato” il campionato inglese.

CAVANI-HAZARD, MAI – C’è chi invece pare scontento a Parigi, come Edinson Cavani, e a Mourinho viene proposto lo scambio alla pari con Eden Hazard: «No, Eden è un nostro uomo. È il calciatore che abbiamo voluto per dieci anni e vogliamo costruire una squadra attorno a Eden. È un giocatore che ha il suo stile di gioco del calcio e vogliamo seguirlo».

PROBLEMA CENTRAVANTIMourinho non ci va “soft” sui giudizi nei confronti di Samuel Eto’o, un attaccante sempre stimato dal portoghese, che però sta trovando con difficoltà la via del gol e non ha risolto i problemi offensivi del Chelsea: «Il problema al Chelsea è che mi manca un attaccante. Ne ho uno [Eto’o, ndr.], ma ha 32 anni… potrebbero essere 35, chi lo sa?».

FALCAO SPRECATO – Uno dei nomi più accostati al Chelsea per risolvere l’astinenza di gol è quello del colombiano del Monaco, Radamel Falcao, che però al momento è fuori dai giochi per via di un grave infortunio. «Io non ho un Falcao, ma Falcao non ha una squadra…», la battuta di Mourinho per l’ex Atlético, alludendo all’assurdità del vedere un calciatore di quel calibro in una società come il Monaco e in un campionato come la Ligue 1.

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