2014

Chelsea, Mourinho: «Cech, a te ci tengo»

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Il portoghese molto chiaro: il portiere non è felice, ma resta a Londra

Petr Cech via da Londra? Sì, anzi no. Ieri l’agente ha smentito la possibile partenza del portiere del Chelsea (il suo nome era ed è ancora adesso collegato alla Roma), poco dopo, in serata, è arrivata la smentita anche di Josè Mourinho, che evidentemente, almeno per ora, non vuole fare a meno dell’estremo difensore, protagonista del suo primo ciclo vincente al Chelsea ed ora relegato in panchina per fare spazio al giovane rampante Courtois. A gennaio, dunque, l’addio si allontana. 

RISERVA DI LUSSO – Così Mourinho, intervistato per Eurosport: «La cosa più importante è quello che Cech riesce a dare alla squadra in campo, che è un qualcosa di altissima qualità. Quando Courtois si è fatto male contro l’Arsenal e Cech è entrato dopo venti minuti, era tranquillissimo, non era affatto preoccupato della sostituzione». Esperienza vitale per il Chelsea, dunque.

FURBACCHIONE – Il portoghese continua: «Quando hai in panchina un portiere come Cech, queste cose sono importanti. Ovviamente lui vuole giocare ed è questo il motivo per cui a volte lo mando in campo, io devo nutrire l’ambizione naturale di uno che si sente ancora al top. Devo farlo per tenerlo, non dico per tenerlo felice, perchè per essere felice un giocatore deve giocare sempre, ma almeno per fargli capire che ci teniamo a lui, che lo rispettiamo e che ne abbiamo bisogno». Sempre furbo Mourinho, mai banale. 

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