2013

Chelsea, Mata: «Europa League salverà la nostra stagione»

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EUROPA LEAGUE CHELSEA MATAAlla vigilia della finale di Europa League con il Benfica ha parlato Juan Mata, che è pronto a metter le mani sul trofeo per salvare una stagione che altrimenti sarebbe fallimentare: «Non è stata un’annata semplice, abbiamo cambiato allenatore e sofferto in campionato. Una vittoria domani e il terzo posto in Premier League renderebbero l’annata positiva. Il Benfica è una squadra pericolosa, ha un ottimo allenatore e alcuni giocatori che mi piacciono molto: penso a Garay, Gaitan e soprattutto ad Aimar, idolo della mia gioventù.  Benitez trattato ingiustamente? L’inizio effettivamente non è stato facile, ci sono stati momenti difficili. Lui ha solo provato a portare nel Chelsea la sua conoscenza, la sua professionalità. Chiudere con un titolo sarebbe positivo non solo per noi giocatori e per il club, ma anche per lui. Se lo merita. Sorpreso che non resti? Situazione complessa, una decisione presa tra lui e il club. Mourinho? Non lo so, certo è che ha lasciato un gran ricordo tanto nel club quanto tra i tifosi per ciò che ha vinto e fatto. E’ un grande allenatore che ha saputo vincere e trarre il meglio dai giocatori ovunque è andato, meritando rispetto e riconoscimento», ha dichiarato il fantasista del Chelsea ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per la rubrica ExtraTime.

A proposito di allenatori, il centrocampista spagnolo ha parlato delle polemiche scoppiate tra il portoghese e Casillas, di Di Matteo e Sir Alex Ferguson: «Non ho parlato con Iker e non so di preciso che cosa sia successo. Certo è che non scopro io che Casillas è uno dei migliori portieri del mondo, così come Mourinho è uno dei migliori tecnici del mondo. Addio Di Matteo? Abbiamo avuto un brutto momento, in campionato e in Europa con la sconfitta con la Juventus che ci ha lasciato praticamente fuori dalla Champions. E’ stata una decisione del club che io devo rispettare. Poi sul piano personale conservo un grande ricordo e un’ottima relazione: parliamo di una leggenda del club, prima come giocatore e poi tecnico, quello che ha portato qui la prima Champions. Ferguson? A prescindere dalla squadra per cui giochi o per cui tifi, non puoi non ringraziare Ferguson per ciò che ha dato al calcio europeo. Il Manchester United resterà competitivo, per mentalità, storia e rosa. E David Moyes ha lavorato bene con l’Everton. Lo United non perderà in competitività».

Mata ha poi analizzato le difficoltà in Premier League dei Blues e di due compagni di squadra: «Cosa ci è mancato? La regolarità. Abbiamo perso punti e ci siamo allontanati dalla testa, cosa che contro lo United non ti puoi permettere. Però il prossimo anno sarà diverso, e per me quella della Premier è una sfida pendente: un trofeo che mi manca e che voglio vincere. Sono mancati i gol? Non so: è vero però che i gol sono fondamentali per vincere trofei come la Premier o la Champions. Torres? Per me Fernando ha ancora molto da dare al Chelsea. Per come si allena e per la sua mentalità ha ancora tanti anni a grande livello. Lampard? Intanto complimenti per il record battuto sabato. E’ un onore giocare con lui, leggenda vivente. E’ un esempio, il centrocampista con più gol che ho mai conosciuto. Per lui enorme rispetto e ammirazione».

Infine, il numero 10 del Chelsea ha parlato del calcio tedesco e di quello spagnolo: «E’ il calcio migliore per ciò che Bayern e Borussia hanno fatto in semifinale e prima. Lo posso dire per esperienza personale, non si arriva in fondo per caso. Il Dortmund mi è piaciuto molto sin dall’inizio della stagione, quando l’ho visto ho subito pensato che potesse fare grandi cose perché ha giocatori giovani e forti. Il Bayern è la squadra da battere e lo sarà ancora di più con Guardiola. Per Pep sarà super complicato, ma è una bella sfida personale. Chi porterei al Chelsea? Uno dei miei compagni di nazionale, che mi riempiono d’orgoglio. Poi ovviamente Messi o Ronaldo, sono un gradino sopra gli altri. Stavo dando un’occhiata ai numeri di Messi, incredibili: Falcao in Liga ha fatto 28 gol e sembrano pochi. Liga? Effettivamente a livello di spettacolo sarebbe meglio che la corsa al titolo fosse più aperta. Ma non è così e non cambierà in tempi brevi. Per i tifosi non è una gran cosa». 

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