2017

Conte avverte il Chelsea: «Serve ancora tempo per arrivare ai livelli della Juve»

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Nella conferenza pre-partita, il tecnico del Chelsea Antonio Conte, tra le squadre di riferimento dalle quali prendere esempio, ha citato anche la Juventus

Dopo un anno di assenza, il Chelsea domani tornerà a riascoltare l’inno più desiderato per un club europeo: quello della Champions League. Sorteggiato nel complicato girone con Roma Atletico Madrid, la squadra di Londra se la vedrà con gli outsider del gruppo, ovvero gli azeri del Qarabağ. Apparso molto concentrato già in conferenza stampa, il manager Antonio Conte ha immediatamente voluto chiarire la posizione della sua squadra: «Quando giochi questo genere di competizione, provi a fare del tuo meglio, vincere ogni partita e andare passo dopo passo. Stiamo costruendo qualcosa per il presente e per il futuro e c’è bisogno di tempo per questo».

Anche per il tecnico leccese si potrebbe parlare di ritorno nella competizione più prestigiosa d’Europa; l’ultima sua apparizione è, infatti, databile a quel fatidico 11 dicembre 2013, a Instanbul contro il Galatasaray, dove la sua Juventus perse grazie a un gol di Sneijder, retrocedendo in Europa League; quell’eliminazione rappresentò la prima goccia che fece poi traboccare il vaso del suo addio. Da quel giorno, la Juventus, passata sotto la guida di Allegri ha macinato esperienza e risultati, sebbene non sia mai riuscita a vincere quella coppa. E, forse un po’ a sorpresa, dopo l’addio polemico, Conte non ha mancato di citare proprio la Juventus tra i top team d’Europa, ai quali guardare come modelli di riferimento: «Siamo all’inizio di una nuova epoca e bisogna procedere step by step per arrivare ai livelli di Real Madrid, Bayern Monaco e anche della Juventus».

Umiltà, convinzione e lavoro sono, dunque, i cardini del successo per l’ex CT della Nazionale; e proprio il lavoro e il sacrificio sono ciò che serve in questo delicato momento, fitto di impegni: «Abbiamo in calendario sette partite in ventuno giorni e il calcio inglese non ti permette mai di riposare, di abbassare la tensione. La Premier è durissima, poi c’è la Champions e la prossima settimana avremo la Coppa di Lega». Infine, una battuta sui prossimi avversari, al debutto nella competizione, inesperti forse ma molto temibili: «Il Qarabag è all’esordio nella Champions League e queste situazioni creano grandi entusiasmi. Conosco diversi giocatori: affrontammo l’Azerbaigian nelle eliminatorie del campionato europeo».

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