2016

Chelsea, a ristorante da Conte. Ma deve prima trattenerli: chance per la Serie A?

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Chelsea lontano dall’Europa: i big restano felici?

Il ristorante da cento euro: lo ricorderete tutti vero? Siamo in piena era ConteJuventus e l’allora tecnico bianconero, piuttosto schiettamente, si lamentò delle disponibilità economiche del suo club se raffrontate ai top europei. Non si mangia con 10 euro in un ristorante da 100: il Conte pensiero non necessita(va) di essere ulteriormente declinato. Ora – dopo un Europeo che un Paese intero si augura non venga derubricato a mera parentesi – il passaggio al timone del Chelsea.

IL RISTORANTE DESIDERATO – E dunque, stando ai capitoli di spesa a cui ha abituato Roman Abramovich, un tavolo di quel ristorante tanto ambito: l’ampia lista della spesa da consegnare al magnate russo è già pronta e può far leva sulle (peraltro reali) necessità di risollevare una squadra al momento decima forza nella classifica della Premier League. In primis una difesa da ricostruire in pieno, senz’altro per quanto concerne un pacchetto centrale che ha oggettivamente lasciato a desiderare nel corso dell’annata, poi innesti che possano caratterizzare il modello di calcio piuttosto aggressivo perpetuato da Conte negli anni.

BOOMERANG? – Se la debole posizione di classifica ricoperta oggi dal Chelsea può rappresentare un punto di forza per l’immediato lavoro di Conte, la cui carriera racconta chiaramente di come abbia sempre preferito situazioni tecniche in cui ci sia da ricostruire, quando si è reduci da una sconfitta e si può lavorare con l’aura dei salvatori della patria e dunque scevri dalla pressione di dover vincere a tutti i costi, c’è un altro aspetto che lascia riflettere: ma con un Chelsea fuori dall’Europa i calciatori più rappresentativi resterebbero di buon grado agli ordini di Conte? Champions di fatto irraggiungibile, con il quarto posto attualmente occupato dal Manchester City lontano dieci punti e ben sei squadre, è tutt’altro che scontata anche l’Europa League.

LA SITUAZIONE – Presto eliminato sia dalla FA Cup che dalla Football League – coppe nazionali che danno accesso a fase a gironi e terzo turno preliminare – e con il quinto posto del Manchester United lontano nove punti a sette gare dal termine, l’unica chance restante è quella di centrare il sesto posto del West Ham (51 punti, contro i 44 del Chelsea). I Citizens, aggiudicandosi la Football League, hanno liberato un posto (il sesto) in campionato per la prossima Europa League, non sarà così per la FA Cup contesa da Everton, Crystal Palace, Watford ed una tra West Ham e Man United. Se non vincessero questi ultimi la coppa andrebbe ad un team che non presidia i primi cinque posti della classifica e di conseguenza in chiave Europa League non tornerebbe buoni il settimo posto della classifica di Premier.

FUGA DAL CHELSEA? – Chance europee dunque ridotte al lumicino. Ne saranno felici i vari Courtois, Matic, Fabregas, Hazard, Oscar e Diego Costa? Abbiamo volutamente scelto questi sei profili perché quelli al contempo più validi e nella piena evoluzione della propria carriera, tutti tra i 24 ed i 28 anni e dunque – in termini di calciomercato – con una corte alle spalle assolutamente serrata. Accetteranno senza rilievi una stagione di complessivo ridimensionamento per poi rilanciarsi con l’attuale club, o faranno pressione per migrare verso lidi illuminati dalla luce della Champions League? E la volontà è quella di non inferire, perché da Willian a Pedro passando per Azpilicueta (e lasciando fuori dal discorso le bandiere Terry, Ivanovic o i giovani Kenedy, Baba e Zouma) le occasioni di calciomercato possono aumentare. Anche per le italiane, perché no. Il ristorante di Conte è aperto, ma toccherà prima convincere i migliori a restare.

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