2014
Che Europa!
Torna la rubrica settimanale di Giorgio Micheletti per Calcionews24!
È innegabile che il recente turno di coppe ci abbia restituito delle squadre rafforzate soprattutto nell’autostima se non nel gioco. Cinque successi e un solo pareggio sono un bel bottino che non collezionavamo da parecchio tempo. E sicuramente il turno di campionato di domani e domenica ne sarà influenzato. Perché vincere e fare sbloccare Tevez (in Europa) dopo 5 anni vale più di una qualsiasi cura ricostituente ed ecco che la Juve di Allegri, al di là delle elucubrazioni dello scontro passato-presente futuro dell’asse Torino-Milano, arriva a San Siro con tante birra in corpo e la consapevolezza che una eventuale vittoria aiuterebbe ad allontanare già una possibile concorrente ai posti che contano in campionato. Il Milan, dal canto suo, può anche pensare solo di non perdere, vuoi perché la condizioni fisica è quella che è, vuoi perché la formazione di Inzaghi è in alto mare per gli infortuni. Ma come sempre capita: in questi frangenti sono situazioni nelle quali escono gli uomini prima che i giocatori e in campo di uomini ce ne sono eccome. Con gli infortuni europei deve fare i conti anche la Roma che aspetta il Cagliari (Zeman, perché dire di mettere 2 nella schedina? Porta male); fuori Astori e Castan si arretra De Rossi in difesa ma non si perde quella semplicità di manovra che è diventata un marchio di fabbrica di Garcia. Ma la storia dice che quando c’è Conti (Daniele, non Bruno) la Roma soffre sempre. Le altre “europee” hanno avversari diversi: la Fiorentina che gioca peggio ma vince (dice Montella) va a Bergamo contro un’Atalanta tosta e che potrebbe mettere pressione, l’Inter scende in Sicilia contro un Palermo non ancora al top e alle prese con tensioni interne che potrebbero costare la panchina a Iachini: Mazzarri ha fatto turnover e questo potrebbe essere un bene. Il Napoli va a Udine: Benitez non parla alla vigilia avendolo fatto troppo nei giorni scorsi e Stramaccioni si attacca a Di Natale e spera. Infine, il Torino, dove Ventura è furibondo per le critiche ricevute (con la carta stampata giovedì notte la sua conferenza è durata 5 minuti), aspetta il Verona di Mandorlini che, così come lo scorso anno, è la mina vagante del campionato.