Marcello Lippi, ex commissario tecnico della nazionale italiana, ha parlato della finale di Champions League che venerdì vedrà  opposte Manchester United e Barcellona: “Che sfida sarà ? Quella che più mi piace: tra le due grandi del decennio”, le parole riferite alla ‘Gazzetta dello sport’. L’ex tecnico della Juventus prima elogia il Barà§a: “Per la filosofia: dalla quale, presto, nessun club al mondo potrà  prescindere. Se non hai uno sceicco, o un mecenate russo, puoi solo programmare, sviluppare il settore giovanile e crearti i giocatori in casa. Anche l’allenatore, in questo caso: Guardiola. Da lui al magazziniere, dai pulcini alla prima squadra, tutti sanno cosa fare. Poi trovi una generazione di fenomeni e diventi ‘questo’ Barcellona”. Poi i Red Devils: “Per la saggezza, la competenza e la visione unica al mondo di Ferguson. Da decenni lo United esalta la capacità  di rinnovarsi, sempre ad altissimo livello, inserendo gente che dentro diventa importante”. Nonostante la sua amicizia con Ferguson, non tiferà  per gli inglesi: “No, ho stima di entrambi gli ambienti. Due squadre modello. Diciamo che rispetto alla finale di Roma 2009 il Barcellona arriva un po’ meno favorito e il Manchester un po’ più”. In più i blaugrana hanno dalla loro parte un giocatore in particolare: “La bellezza del Barcellona è qui. Dopo aver parlato di tutte le qualità  tecnico-tattiche della squadra, c’è anche il migliore del mondo. Uno che ogni tanto prende palla, ne dribbla cinque e fa gol. Un genio, eppure un ragazzo semplice e disponibile che ha tempo per tutti. Il più grande della sua epoca: quindi nella categoria di Pelè, Maradona e Di Stefano”, si legge su Goal.com.