Champions League
Champions League, Tardelli critico: «Il calendario e troppi gol: non mi piace il nuovo formato! L’Inter è quella che può andare più avanti»
Le parole di Marco Tardelli in vista dell’ultima giornata del girone di Champions League: «Ecco perchè non mi piace il nuovo formato»
Marco Tardelli boccia il nuovo format della Champions League: «Non mi piace» il primo laconico commento nell’intervista rilasciata a La Repubblica. Di seguito le altre parole dell’ex campione del mondo del 1982.
COSA NON GLI PIACE – «Il calendario. È diverso per ogni squadra, così si creano delle disparità».
TANTI GOL – «Appunto, sono troppi. Il calcio è cambiato, faccio fatica ad accettarlo».
L’INTER CON LE SECONDE LINEE IN EUROPA – «Le riserve oggi non esistono più. Ci sono cinque sostituzioni, quelli che iniziano in panchina sono titolari che giocano meno. Prendete Frattesi: è un giocatore importante, eppure parte fuori».
STAGIONE DEI NERAZZURRI – «Ottima, stanno correndo su tutti i fronti. In campionato hanno solo tre punti in meno del Napoli, ma devono recuperare una partita. Sono lì. Ha avuto qualche difficoltà Lautaro, ma ora si è ripreso. Penso sia impossibile chiedere di più a questa squadra».
LOTTA SCUDETTO – «Conte può tenere questo ritmo fino alla fine. Ha perso Kvaratskhelia, è vero, ma può ancora sostituirlo e già in estate De Laurentiis ha speso tanto. Sarà un testa a testa avvincente, molto dipenderà da quanto avanti andrà l’Inter in Champions».
MILAN – «Conceiçao ha portato novità tattiche e vivacità. Anche troppa, se penso a quello che è successo con Calabria dopo la partita con il Parma. Un allenatore che insegue un suo calciatore: non avevo mai visto una cosa del genere, non mi pare normale. Pure ai miei tempi si litigava, ma si risolveva tutto nello spogliatoio. Scena davvero brutta».
JUVE – «Mi aspettavo di più da Thiago Motta. Hanno fatto investimenti importanti, è vero che ci sono stati molti infortuni ma finora il giudizio non può essere positivo. Vedo troppa confusione, anche sulla questione del capitano».
IL GIOCO DI MOTTA – «Ci sono differenze di approccio, ma a cosa hanno portato? La Juve può essere bella o brutta, ma deve vincere. Pareggiare non interessa a nessuno».
VLAHOVIC L’ATTACCANTE GIUSTO PER I BIANCONERI – «Per me sì, alla fine i suoi gol li fa
sempre. Va tenuto e aiutato, è un patrimonio del club».
ATALANTA – «Ha un impianto collaudato, nessuno vorrà incontrarla nella seconda fase».
BOLOGNA – «L’inizio è stato difficile, poi è cresciuto molto. In campionato ha solo un punto meno dello scorso anno, non era scontato».
L’ITALANA CHE PUO’ FARE MEGLIO – «L’Inter ha il potenziale per vincerla. Ma attenzione al Milan: ha una bella squadra, se lo spogliatoio si compatta può davvero sognare in grande».