2013

Champions League: Real Madrid – Juventus, moviola

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CHAMPIONS LEAGUE REAL MADRID JUVENTUS MOVIOLA – Il Real Madrid batte la Juventus con il punteggio di 2-1, ma a far discutere nell’immediato post-partita è stato soprattutto l’arbitraggio del tedesco Grafe, il cui operato è stato analizzato dalla consueta moviola, apparsa sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

L’ESPULSIONE – «Serata negativa per Grafe e l’assistente Kleve: confezionano un bel pacco regalo per il Real Madrid, non aiutati dalla simulazione di Cristiano Ronaldo (i veri campioni si giudicano anche da questi «particolari»). L’espulsione di Chiellini a inizio ripresa ha danneggiato i bianconeri. Come sarebbe finita la sfida in parità numerica non si può sapere, ma il rammarico per il rosso ingiusto è molto forte. Partiamo da qui: Ronaldo prova la percussione sulla fascia destra, Chiellini lo bracca e sull’accelerazione del portoghese allarga il braccio per ostacolarlo. La mano del difensore si appoggia sul viso del madrilista, contatto minimo. Non è certo una gomitata. Si poteva assegnare il fallo e forse anche mostrare il giallo, ma siamo già oltre la reale portata dell’intervento. Il problema è che Ronaldo crolla a terra con le mani sul volto come se avesse ricevuto un colpo da Tyson. L’arbitro fischia la punizione e poi ascolta le indicazioni del suo collaboratore. A quel punto arriva il rosso: la gomitata non c’è così come è sbagliata battezzare l’azione da chiara occasione da gol (motivazione data dall’arbitro ai giocatori).»

GLI ALTRI EPISODI – «Non è l’unico errore di Grafe: nega una punizione dal limite alla Juve nonostante due irregolarità di Khedira su Pogba. C’è, invece, il rigore concesso al Real: ingenua, davvero ingenua la trattenuta reiterata di Chiellini su Ramos. Il pallone è destinato a Buffon. Purtroppo tenere gli avversari sulle palle inattive è un vizio «italiano». Meglio perderlo. Non è immotivata, infine, la protesta di Vidal: quella che sembra una goffa caduta in area (il cileno calcia il terreno) è in realtà causata da un tocco precedente di Illarramendi sul piede dello juventino. Difficilissimo da individuare per l’arbitro, ma se visto poteva anche portare al rigore per la Juventus.»

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