Champions League

Champions League: quali club degli ottavi non la faranno nel 2023-24?

Pubblicato

su

Alcune tra le squadre presenti agli ottavi di Champions saranno protagoniste anche della prossima, per altre è tutto più difficile

La Champions League, quando iniziano i turni a eliminazione diretta, è un gigantesco stato d’ansia europeo. Perché oltre alla paura di vedere interrotto il cammino, c’è anche il rischio per alcuni di non parteciparvi più nella prossima edizione. Ecco qual è lo stato dell’arte dopo le gare d’andata.

MILAN-TOTTENHAMStato d’ansia comune, leggermente superiore da Conte rispetto a Pioli. Il Milan ha un vantaggio di 2 punti dalla quinta, il Tottenham solo di 1 ma il Newcastle deve recuperare una partita. Il rischio di dare l’addio alla competizione esiste e sarebbe più clamoroso per i campioni d’Italia in quanto per l’appunto titolari dello scudetto.

PSG-BAYERN – Lo 0-1 in Francia promette battaglia in Germania. Faranno più fatica del solito a vincersi il proprio campionato ma dovrebbero farcela. Champions sicura per entrambi, altrimenti è giusto credere alle scie chimiche o a fenomeni di questo tenore.

BRUGES-BENFICA – Il Bruges ha un piede e mezzo fuori dall’Europa di oggi e non sta benissimo per quella di domani da quarto in classifica (ma in Belgio ci sono i playoff, ogni discorso è prematuro). Il Benfica è primo in campionato e anche in Europa sta mostrando tutte le credenziali per andare avanti, anche se la maledizione di Bela Guttman – «il Benfica senza di me non vincerà mai la Coppa dei Campioni» – non è andata in prescrizione.

BORUSSIA DORTMUND-CHELSEA – Qualcuno ci lascia le penne, adesso e dopo. I tedeschi fanno parte del terzetto di testa in Bundesliga, ma l’affollamento al vertice è insolitamente così alto che ci si può aspettare di tutto e il baratro dell’Europa League dista 4 punti, non un’enormità. Quanto ai ricchi londinesi, o vincono la Champions League o danno l’addio. Non solo alla manifestazione più prestigiosa, ma pure all’Europa League, ne sono distanti 10 punti e in Premier League non vincono da 5 giornate, non è proprio il ritmo giusto e necessario per rientrare nei grandi giochi.

EINTRACHT FRANCOFORTE-NAPOLI – Se la Bundesliga finisse oggi, l’Eintracht parteciperebbe all’edizione 2023-24 della Conference League. Ma non c’è da far drammi, il Friburgo che è quarto dista solo 2 punti, sono recuperabili purché si faccia risultato già nel prossimo turno in casa del Lipsia. Quanto al Napoli è sicuro dello scudetto, di essere tra le candidate per questa Champions e pure per la prossima.

LIVERPOOL-REAL MADRID. La gara di martedì sera ad Anfield, col suo clamoroso passaggio da un 2-0 a un 2-5, potrebbe rivestire la fine di un’epoca e l’eterno perdurare di un’altra. Per un match che è stato la finalissima di Champions League due volte negli ultimi 5 anni sarebbe un epilogo alquanto romanzesco. Il Liverpool di Klopp ha 7 punti in meno dal Tottenham ma deve recuperare due gare. Saranno due tappe fondamentali per effettuare un po’ di sorpassi in una classifica che in questo momento lo vede in un triste ottavo posto. Il Real è il Real. Forse solo Ceferin potrebbe pensare a una Champions senza il club che ne ha vinte 14, ma giusto nell’inconscio.

INTER-PORTO. Entrambe seconde nei loro campionati: l’Inter fornisce sufficienti garanzie per pensarsi nella grande Europa, il Porto ha dietro il Braga che spinge ma se ne fosse esclusa sarebbe comunque una grande sorpresa.

LIPSIA-MANCHESTER CITY. Guardiola è sicuro rispetto alla prossima edizione, semmai non lo è più tantissimo in questa: l’1-1 in casa Red Bull non era preventivato e invece si è trovato al cospetto di una squadra capace di pressing e ripartenze fulminee. Forse perché Gvardiol e compagni sentono un «carpe diem» dentro, visto che con lo stesso atteggiamento dovranno passare dal quinto al quarto gradino nel proprio campionato per partecipare ancora alla Champions League.

Exit mobile version