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Champions League, montepremi 2021/22: quanto incasserebbero le italiane

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Gazzetta dello Sport fa il punto sul montepremi e sul possibile incasso delle italiane nella Champions League 2021-2022: i dettagli

Questa sarà la stagione con ben tre coppe europee in attesa della rivoluzione Champions League in arrivo nel 2024: La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su quanto potranno incassare i quattro club italiani dal montepremi della più importante coppa europea per club.

Sono sempre quattro le “voci”: partecipazione (500 milioni totali), risultati (600), ranking storico (600) e market pool (300). Alla fine il campione può portare a casa sui 140 milioni. Tra le italiane sarebbe la Juve quella ad aspirare, in caso, alla cifra più alta, fino a 125 milioni vincendo tutte le partite del gruppo. Poi Inter e Milan (fino a 118) e infine l’Atalanta (94).  Entrare in Champions vale, di default, 15,64 milioni. Il gruppo può portare altri 16,8 milioni (un successo ne vale 2,8, un pari 0,93). Se aggiungiamo il cammino fino alla coppa (finale a San Pietroburgo il 28 maggio), si arriva a un massimo di 85,1 milioni.

Fin qui, il merito. Poi c’è il curriculum, cioè i risultati degli ultimi dieci anni: la prima in classifica, il Real Madrid, incassa 36,4 milioni. Si scende fino agli 1,14 dell’ultima. La Juventus, sesta, ha già in cassa 30,4 milioni; il Milan tra 17 e 19, l’Inter tra 15 e 17 (dipende da chi passa i playoff); l’Atalanta tra 2 e 7 (idem). Ultimo capitolo: il market pool. Per noi c’è un calo. Il valore complessivo è aumentato da 292 a 300 milioni, ma quello italiano è diminuito perché i diritti tv della Champions in Italia si sono ridotti rispetto a quelli di Premier, Liga e Bundesliga. Ai nostri club andavano 50 milioni (25 per il piazzamento in campionato, 25 per i risultati), ora siamo sui 40 (20+20), forse qualcosa in più.

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