2014
Champions League: Juventus – Olympiacos, pagelle
Pogba soffia il titolo di migliore a Pirlo, Lichtsteiner in calo
CHAMPIONS LEAGUE JUVENTUS OLYMPIACOS PAGELLE – E’ terminata pochi minuti fa la sfida tra Juventus e Olympiacos, gara valida per la fase a gironi della Champions League. Di seguito vi riportiamo i giudizi dei protagonisti.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6; Asamoah 6 (83’ Pereyra 6), Chiellini 6.5, Bonucci 6, Lichtsteiner 5; Pogba 7, Pirlo 7, Vidal 5.5; Marchisio 6 (70’ Padoin 6); Morata 5.5 (57’ Llorente 6.5), Tevez 5.5.
OLYMPIACOS (4-3-2-1): Roberto 6.5; Masuaku 6, Abidal 6, Botia 6.5, Elabdellaoui 6; Maniatis 5.5 (83’ Diamantakos 6), Milivojevic 5.5, N’Dinga 6.5 (77’ Kasami 5.5); Afellay 6, Dominguez 5.5 (71’ Fuster 5.5); Mitroglou 5.
JUVENTUS – IL MIGLIORE
Pogba 7: chiamato a fornire una prestazione importante dopo un avvio di stagione in chiaroscuro per le fatiche dei Mondiali, il centrocampista risponde presente con una prova di carattere e qualità. Il giovane francese si rende utile in fase di interdizione, delizia la platea con giocate sopraffine e poi mette una firma preziosa sul tabellino dei marcatori con un rasoterra chirurgico.
JUVENTUS – IL PEGGIORE
Lichtsteiner 5.5: ha dovuto fare gli straordinari il laterale, impiegato come terzino nell’inedita difesa a quattro. Ineccepibile in fase difensiva, troppo impreciso quando si propone in avanti. Nel primo tempo colleziona una serie imbarazzante di errori, cresce nel secondo tempo, ma non abbastanza da lasciare il segno come suo solito.
OLYMPIACOS – IL MIGLIORE
Botia 6.5: rende dura la vita di Morata e Tevez, che non a caso hanno faticato stasera in avanti, e poi sigla un bel gol di testa, beffando la difesa avversaria su calcio d’angolo. Se la cava bene anche con Llorente in campo. Buona prestazione da parte del centrale difensivo, che ha dimostrato di sapersela cavare contro un’avversaria di qualità, peccato che non sia stato supportato a dovere dai compagni.
OLYMPIACOS – IL PEGGIORE
Mitroglou 5: il dominio del possesso palla incide sulla sua prestazione, perché la sua squadra vede pochissimi palloni e non riesce a sfruttare queste occasioni per servirlo bene. L’attaccante, però, d’altra parte si fa vedere pochissimo, finendo ingabbiato tra Chiellini e Bonucci, che sono bravi nel tenerlo a bada. Quando riesce a vedere il pallone riesce a gestirlo poco e male.