2013

Champions League, girone H: Celtic – Milan, pagelle

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PAGELLE CELTIC MILAN CHAMPIONS LEAGUE – Il Milan ha passeggiato al Celtic Park, ottenendo la qualificazione agli ottavi di Champions League. Ecco le pagelle dei protagonisti.

CELTIC 

FORSTER 6 – Viene bucato per tre volte, ma non può nulla in nessuna occasione.

LUSTIG 5,5 – Potrebbe sbloccare la gara dopo pochi minuti di gioco, ma si addormenta favorendo il recupero di Zapata.

VAN DIJK 5 – Un disastro, sia avanti che dietro. In difesa riesce a strappare la palla a Balotelli in una sola occasione, in attacco si divora clamorosamente il gol che avrebbe potuto regalare ai suoi il pareggio e, probabilmente, cambiare le sorti del match.

AMBROSE 5 – Stesso discorso fatto per il compagno di reparto: il Milan attacca con pochi uomini, ma lui è sempre in balia delle sortite offensive rossonere.

IZAGUIRRE 5 – Fuori partita e graziato dal direttore di gara: l’intervento a forbice su Balotelli avrebbe mertitato il cartellino rosso.

KAYAL 6 – Sembra il più in palla in mediana, ma è costretto ad abbandonare la gara dopo solo mezz’ora di gioco.
(dal 30′ pt LEDLEY 5,5)

MULGREW 5,5 – In ombra, non riesce ad incidere nemmeno sui calci piazzati.

BOERRIGTER 5 – Svaria da un lato all’altro del campo, senza, però, avere effetti sul match.

FORREST 6,5 – Il migliore. Corre, combatte e va vicino al gol: il suo destro in scivolata si stampa sul palo esterno.
(dal 35′ st ROGIC SV)

COMMONS 5 – Nullo. Chiuso tra la difesa e il filtro De Jong, non entra mai nel vivo del match.
(dal 21′ st STOKES SV)

SAMARAS 6 – Minaccia continua. Di testa svetta su tutti i palloni, ma i compagni non riescono mai a servirgli assist interessanti.

MILAN

ABBIATI 6,5 – L’estremo difensore rossonero è sempre attento nelle uscite sui numerosi calci piazzati battuti dagli avversari. Poi, nella ripresa, si supera su Van Dijk.

ABATE 6 – Buonissima prova dell’esterno azzurro, condizionata, però, dal colpo alla caviglia subito dopo pochi minuti. Lascia il campo ad inizio ripresa.
(dal 3′ st NOCERINO 6,5 – Perfetto nell’inserimento in occasione del raddoppio, quando serve un assist d’oro a Zapata).

ZAPATA 6,5 – Meglio del solito. Riesce comunque a perdere una palla ‘sanguinosa’ negli ultimi 30 metri rossoneri, ma questa sera si fa notare per due salvataggi decisivi che proteggono la porta di Abbiati.

BONERA 6,5 – Meno appariscente di Mexes, ma molto più concreto. Il difensore bresciano garantisce solidità e sicurezza a tutto il pacchetto arretrato.

EMANUELSON 5,5 – Molto impreciso e poco propositivo: è uno dei punti deboli del bel Milan in versione europea.

POLI 5,5 – Fatica a trovare i tempi di inserimento giusti. Poi, nella ripresa, viene spostato sulla fascia destra, dove ben si adatta al ruolo di terzino.

DE JONG 7 – E’ il giocatore che ogni allenatore sogna di avere in squadra: dopo un avvio molto aggressivo dei padroni di casa, ‘Pitbull’ De Jong è protagonista di un’entrata durissima – anche se corretta – su un calciatore avversario. Un messaggio per gli scozzesi e per i compagni di squadra: questo giocatore non ha paura di niente e di nessuno.

MONTOLIVO 6,5 – Quantità e qualità in mezzo al campo: chiude i buchi lasciati dai compagni e sforna un assist, quello del 3-0, delizioso, con un lancio perfetto di oltre 30 metri. 

BIRSA 6,5 – Gara ordinata e precisa, impreziosita dal suo piedino fatato: i primi due gol, infatti, nascono da calci d’angolo battuti dal centrocampista sloveno.
(dal 27′ CONSTANT SV)

KAKA’ 8 – Un piacere per gli occhi. Nel momento più difficile degli ultimi dieci anni di storia del Milan, il numero 22 rossonero prende per mano la squadra: la sblocca dopo pochi minuti con un perfetto colpo di testa, poi incanta il ‘Celtic Park’ con alcune giocate che ricordano quelle del Kakà del 2007. Puro spettacolo.
(dal 36′ st ROBINHO SV)

BALOTELLI 7 – Dopo tante – troppe – chiacchiere su di lui, SuperMario risponde alla grande sul campo. Lotta, esulta e ride: un Balotelli sorprendente quello ammirato al Celtic Park. Il numero 45 rossonero difende una quantità infinita di palloni per tutta la gara e, dopo un’ora di gioco, riesce anche a ritrovare la via del gol, smarrita da quasi due mesi.

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