Le novità della tornata europea: volano i colchoneros e lo Schalke di Draxler

CHAMPIONS LEAGUE SCHALKE DRAXLER ATLETICO MADRID – La Champions League è il palcoscenico delle stelle consolidate almeno quanto il luogo ideale per osservare gli astri nascenti del calcio internazionale. La seconda tornata della massima competizione europea lascia in eredità due realtà importanti: lo Schalke 04 di Julian Draxler ed un Atletico Madrid sempre più devastante.

SCHALKE A PUNTEGGIO PIENO E FENOMENO DRAXLER – Dopo il 3-0 rifilato all’AufSchalke di Gelsenkirchen al modesto Steaua Bucarest ecco la conferma in trasferta: lo Schalke si impone anche sul campo del Basilea e lo fa grazie ad una rete strepitosa del suo uomo più rappresentativo, quel tale Julian Draxler oramai realtà in divenire del calcio mondiale. Il gol è una gemma preziosa: prima un corner, poi la palla che carambola fuori dall’area di rigore con il tedesco pronto ad inventare una traiettoria precisa e potente che centra in pieno l’incrocio dei pali. Classe 1993, secondo gol consecutivo in Champions League dopo quello siglato nei preliminari e dopo le dieci reti della recente Bundesliga: da mezzala o trequartista, e mai da attaccante, elemento che – unito allo sconfinato talento, alle doti fisiche-atletiche ed all’intelligenza tattica – rende il calciatore tedesco uno dei prospetti più interessanti a livello mondiale. Per fortuna (quanto ancora?) del suo Schalke.

CICLONE ATLETICO MADRID – Che squadra, signori! Non fosse bastato il sonoro 3-1 inflitto allo Zenit di Spalletti nella gara d’esordio, ecco l’immediata conferma – e che conferma! – sul campo del Porto: l’Atletico va sotto dopo il gol di Jackson Martinez ma la reazione è impetuosa e gli uomini di Simeone ribaltano il risultato con le reti di Godin e Turan. Prestazione tecnico-caratteriale di livello impressionante che va a sommarsi ad una Liga finora vissuta da assoluta protagonista: i colchoneros sono oramai a sette vittorie su sette partite disputate, con l’exploit nel derby di Madrid peraltro giocato in casa del Real. Fenomeno Simeone: altro che i milioni di Bale e le spese folli di Florentino Perez, la rigidità di bilancio e dunque gli investimenti mirati sono il pane quotidiano dell’altra sponda di Madrid che dunque fa di programmazione, qualità di gioco e dedizione alla causa gli elementi del successo.

LA SFIDA MANCATA: DIEGO COSTA VS JACKSON MARTINEZ – Nel derby di Madrid decise proprio una rete del bomber del momento, quel Diego Costa che con otto reti guida la classifica cannonieri della Liga ed in casa Atletico ha già mandato nel dimenticatoio un signor nessuno che risponde al nome di Radamel Falcao. Fuori causa in Champions League per la squalifica di quattro turni rimediata nella scorsa edizione dell’Europa League, è saltata la supersfida tra bomber con Jackson Martinez del Porto: guarda caso in gol prima della devastante reazione degli uomini di Simeone, cannoniere spietato in Primeira Liga con cinque reti in sei partite dopo i trenta gol in trentanove presenze della scorsa stagione. Due centravanti stellari, occasioni imperdibili per i club italiani fino alla scorsa estate e sotto gli occhi del mondo oggi: il Napoli ci provò per il colombiano, la Roma per Diego Costa ma i tentativi furono respinti dalle richieste dei rispettivi club d’appartenenza. Che oggi vedono i propri gioielli acquisire velocemente ulteriore valore.