2016
Cesena: Campedelli e Lugaresi indagati
Tra le accuse frode e riciclaggio, nel mirino l’operazione Nagatomo
Una vera e propria frode fiscale da milioni di euro: il Cesena finisce nel mirino della Guardia di Finanza e trema. Tra gli accusati l’ex presidente Igor Campedelli (ora proprietario del club portoghese dell’Olhanense) e quello attuale, Giorgio Lugaresi, insieme all’ex direttore generale Luca Mancini (attualmente presidente del San Marino) e a una serie di professionisti a vario titolo. Le accuse, nello specifico, sarebbe quelle di frode fiscale, riciclaggio ed associazione a delinquere. Tra gli affari finiti nel mirino anche quello relativo alla cessione, circa cinque anni fa, del terzino giapponese Yuto Nagatomo all’Inter per 11 milioni di euro. Ciò su cui indagano gli inquirenti è relativo all’utilizzo del Cesena come contenitore per il passaggio di denaro sui conti correnti degli indagati tramite contratti fittizi di fornitura, prestazioni e servizi. Non solo: secondo gli inquirenti il denaro di alcune cessioni, tra cui quella di Nagatomo, sarebbe in realtà finito sul conto di Campedelli, che avrebbe utilizzato alcuni professionisti, dei prestanome, per far girare il denaro.
CESENA: CAMPEDELLI E LUGARESI INDAGATI PER FRODE – L’indagine è partita nell’aprile del 2014, ma solo nelle ultime ore si sarebbe giunti finalmente ad una conclusione. Tra gli altri reati ipotizzati, quello dell’aumento spasmodisco del valore di alcuni calciatori (su tutti proprio Nagatomo) per ridurre sensibilmente le casse del club, che all’epoca, prima del passaggio di mano alla famiglia Lugaresi, era sull’orlo del fallimento. Il rischio per gli indagati è quello di un rinvio a giudizio, di un processo e di una condanna. Nel mentre il Cesena continua a lavorare sul mercato (con la cessione di Stefano Sensi al Sassuolo, via Juventus), anche se il rischio di una sanzione da parte della giustizia sportiva è reale.