2011

Cesena, Mutu: “Siamo da metà  classifica, la Juve…”

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Adrian Mutu si racconta ai microfoni della Gazzetta dello Sport, alla vigilia del suo ritorno a Torino da avversario.
L’attaccante rumeno del Cesena ha parlato del suo momento e di quelle che, secondo lui, sono i reali obiettivi di una squadra partita male in questo campionato: “I giornali hanno scritto che contro il Genoa ho segnato un rigore alla Totti e una rete alla Del Piero – ha dichiarato Mutu – . Lo capisco perchè siamo in Italia. Ma se fossimo stati in Romania tutti avrebbero scritto che ho segnato due gol alla Mutu. Arrigoni ci ha trasmesso carica e fiducia. Il nuovo allenatore mi ha riportato nel mio ruolo naturale, mentre il precedente mi vedeva come prima punta e non mi trovavo bene. Mi spiace per Giampaolo, ottima persona e bravo tecnico, ma era giusto cambiare perchè in squadra regnava la confusione ed era necessario dare una scossa. Continuo a credere che questo Cesena non debba giocare per la salvezza perchè ha un organico da metà  classifica, ma Arrigoni ci ha insegnato che se non lottiamo con l’obiettivo di rimanere in Serie A non possiamo sperare di arrivare più in alto. Ha ragione lui.”

Sui suoi trascorsi alla Juventus, Mutu apre il suo cuore: “A Torino ho trascorso 18 mesi bellissimi, vincendo due scudetti. Il primo me lo hanno regalato i compagni, il secondo l’ho conquistato da protagonista. Poi lo scandalo del calcio ha cancellato quel titolo, ma sul campo ce lo siamo sudato e meritato senza sconti e regali da parte di nessuno. Quello è il ricordo più bello e più brutto della mia esperienza juventina. Ho legato molto con Ibrahimovic perchè dividevamo la camera d’albergo. Del Piero? C’era e c’è tuttora un rapporto di grande rispetto tra noi anche se caratterialmente siamo diversi. Perchè sono andato via? Tutti conoscono gli sviluppi dello scandalo. I migliori giocatori vennero ceduti. La società  decise di mandarmi alla Fiorentina, io invece sarei rimasto anche in Serie B perchè la Juve è sempre la Juve e andando alla Viola non è che feci la mia fortuna, perchè il primo anno rischiammo di retrocedere.”

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