Cesena, Lugaresi: «Vogliamo restare in A»

Lungo racconto del patron del club romagnolo su Facebook

Con un lungo messaggio su Facebook il presidente del Cesena ha tracciato un bilancio delle proprie vicende legate a quelle del club romagnolo. Giorgio Lugaresi si è, infatti, raccontato, esponendo una sorta di curriculum vitae per farsi conoscere ancora meglio dai suoi tifosi: dall’impiego in un magazzino di frutta alla vendita dei gelati a Piccadilly Circus, dagli studi di Medicina lasciati quando si è costruito una famiglia al Diploma da Geometra e alla carriera di arredatore, poi quella di agente pubblicitario e il contatto con il Cesena Calcio. «Andavo a caccia e mi occupavo del Settore Giovanile del Cesena Calcio, del quale ne ero diventato Presidente dal 1981. Con Arrigo Sacchi vincemmo anche lo Scudetto del campionato Primavera, Con Ammoniaci la Coppa Carnevale di Viareggio; con Benedetti lo Scudetto Allievi Nazionali. Sono stato Presidente del Settore Giovanile per 20 anni e poi lo divenni della Prima Squadra nel 2002», ha raccontato Lugaresi, diventato nel frattempo anche un Tour Operator.

IL SALTO – «Dopo circa 20 anni di presidenza al Settore Giovanile, nel 2002 presi il posto di mio padre alla presidenza della Prima Squadra ed eravamo in serie C. Il primo anno riuscimmo a fare i Play Off persi col Pisa e il nostro allenatore era Iachini; il secondo con Castori vincemmo i Play Off e andammo in serie B; il terzo facemmo una buona salvezza; il quarto andammo ai Play Off per conquistare la serie A, ma perdemmo col Torino; il quinto facemmo un campionato da metà classifica ed era la stagione 2006/07», ha proseguito il patron del club romagnolo, che ha poi dovuto affrontare la morte della moglie dopo 32 anni di matrimonio.

LA NUOVA AVVENTURA – Dalla presidenza della Lega di Serie B all’uscita dai riflettori per la morte di sua moglie, poi la “chiamata”: «Mi dimisi dalle cariche in Lega, dal Cesena Calcio che passò a Campedelli, dalla Lugaresi Tour Operator che passò al mio “braccio destro Paolo Paladini”, e da tutte le società immobiliari o altro come dall’editoria dove pubblicavo un bimestrale di caccia (Beccacce che Passione) distribuito in edicola che cedetti ad un editore milanese. [..] A dicembre 2012 sono stato chiamato al capezzale del Cesena che stava fallendo e retrocedendo in Lega Pro. E’ storia di oggi: con un gruppo di buoni amici siamo riusciti a salvare la stagione 2012/13, ad iscriverci a quella successiva e a vincere i Play Off a Latina e raggiungere la serie A. La situazione debitoria è molto migliorata e direi che se non impazzisco di colpo, il Cesena avrà ancora lunga vita. Ora siamo qua in serie A e vogliamo restarci. Forza Cesena!!».