Cesena, Drago: «La lotta resta aperta» - Calcio News 24
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2016

Cesena, Drago: «La lotta resta aperta»

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drago cesena settembre 2015 ifa

Continua: «Il campionato è lungo e massacrante»

Battuta di arresto per il Cesena nell’ultimo turno di Serie B: la formazione romagnola è stata sconfitta, all’Orogel Stadium Dino Manuzzi, dalla Salernitana per 1-2 nei minuti di recupero. Ecco il punto della situazione del tecnico bianconero Massimo Drago al Corriere dello Sport: «Duro il risveglio? Come tante altre volte perché io faccio fatica a dormire la sera dopo la partita a prescindere dal risultato. Accumulo tanta di quella tensione che tutte le volte diventa un problema e a casa lo sanno. Stavolta l’amarezza è stata tanta per l’epilogo di una partita che meritavamo di vincere e invece abbiamo finito addirittura col perdere nel modo più incredibile. Adesso dobbiamo pensare solo a ripartire, non c’è tempo per piangersi addosso e almeno c’è un giorno in meno per pensarci sopra. Quanti rimpianti e soprattutto su cosa in particolare? Non ce ne sono di rimpianti. Io sono abituato a valutare la prestazione dei miei giocatori e abbiamo fatto davvero una grossa partita. Siamo andati benissimo per 70′ anche in 10 contro 11, creando gioco e occasioni. E’ stato beffardo il finale e questo ci dispiace dopo aver speso tutto. Che peccato visto come abbiamo tenuto il pallino in mano senza concedere nulla, tranne che nell’episodio all’ultimo istante in occasione del loro gol. E’ stata una mazzata e non c’è stato tempo neanche per rispondere».    

CONTINUA DRAGO«Meritavamo di più con la Salernitana? Chi ha visto la gara se n’è reso conto. E’ stato un dominio praticamente dall’inizio e ci brucia l’ultimo secondo. Già vedevo il pareggio come una mezza sconfitta, figurarsi dopo. Sapevo che la Salernitana sarebbe stato un avversario tosto e ho apprezzato il nostro atteggiamento iniziale che è stato poi lo stesso andando avanti. Penso che se giochiamo in questo modo, ne perderemo poche. Affetto della gente? Credo che lo specchio della gara sia stato proprio il pubblico. I ragazzi hanno meritato di essere applauditi, così come contro l’Avellino meritarono i fischi. Nessuno ci regala niente. Tante volte si è visto in questa stagione l’atteggiamento positivo dei tifosi che hanno apprezzato la prova della squadra al di là del risultato. Cosa cambia dopo questa sconfitta? Niente, anzi dovremo metterci solo maggiore rabbia nel ripartire senza portarci scorie addosso. Abbiamo perso dei punti e il 3º posto ora non m’interessa. Il campionato è lungo e massacrante. La lotta resta aperta e bisogna guardarsi le spalle senza mai mollare. Vanno recuperate le energie mentali e nervose. Il Como è l’avversario giusto per reagire? Tutti possono essere giusti o sbagliati. Non guardo la classifica. Il Como gioca un buon calcio. Prevedo una gara difficile, del resto qui si può perdere con chiunque. Ho dei ragazzi intelligenti che sapranno voltare pagina».   

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