2012

Centrocampisti, il rendimento: Pizarro il migliore, viola show. Juve, Lazio e Hamsik brillano, male De Rossi, Montolivo e Boateng

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Dopo aver espletato la panoramica di portieri e difensori, è tempo di primi bilanci anche nel mondo dei centrocampisti: data la particolarità del gruppo, si è scelto di inserire in tale settore i trequartisti – sempre più chiamati anche compiti d’equilibrio – e non gli attaccanti laterali, per collocazione naturale troppo vicini alla porta avversaria da poter essere considerati centrocampisti. Ecco l’analisi.

SU TUTTI IL CENTROCAMPO DI MONTELLA, POI JUVE E LAZIO – Medie voto (Gazzetta dello Sport, con dati tendenzialmente confermati dai principali organi d’informazione sportiva) impressionanti quelle di casa Fiorentina: Cuadrado (6.44, 1 Gol e 3 Assist), Borja Valero (6.53, 1G e 7A), Pizarro (6.61, 1G e 1A), Aquilani 6.15 (4G e 2A) e Pasqual (6.28, 1G e 3A) rappresentano il tesoro da cui Montella può attingere per erigere le fortune della sua squadra. Il cileno è inoltre in assoluto il miglior centrocampista della Serie A per media voto, l’ex Villarreal la novità più entusiasmante del torneo grazie alle sue caratteristiche totali. Straripante anche il rendimento del centrocampo di Petkovic: Candreva (6.18, 3G e 1A), Hernanes (6.24, 7G e 1A), Ledesma (6.41, 1G), Gonzalez (6.12, 1G e 1A) e Mauri (6.12, 2G e 4A) sono calciatori al massimo del proprio rendimento mostrato in Italia, mix di qualità finalizzata a sostenere la fase offensiva e corsa per garantire interdizione. Non se la passa peggio Conte: su tutti Marchisio (6.43, 4G) e Pirlo (6.34, 4G e 2A), oramai certezze consolidate, ma non sono da meno Vidal (6.10, 5G e 2A), Asamoah (6.17, 2G e 2A) ed il neoarrivo Pogba (6.44, 2G) che ha saputo finora approfittare in pieno delle occasioni che gli sono state concesse.

HAMSIK STAR, L’ESPOSIONE DI FLORENZI, LA CONFERMA DI LODI E DIAMANTI – In una Roma che per rendimenti dei singoli non ha ancora brillato nei gangli vitali del campo, è stato abile ad imporsi il giovane Florenzi (6.21, 2G e 2A): proveniente da una stagione da urlo in B con 11 reti all’attivo, ha dimostrato con i fatti di ricambiare la fiducia di Zeman e poter rappresentare una pedina fondamentale nell’economia giallorossa. Lodi (6.22, 4G e 4A) e Diamanti (6.28, 5G e 5A) si consacrano come i trascinatori assoluti di Catania e Bologna sia in termini di qualità che di assist e gol decisivi, mentre dopo un anno piuttosto deludente lo svizzero Inler (6.21, 3G) – seppur con degli aspetti da rivedere soprattutto in termini di intensità – sembra essersi avvicinato ai livelli a cui aveva ben abituato in quel di Udine. In un Napoli in cui Marek Hamsik (6.47, 7G e 4A) è da oramai sei anni garanzia totale di corsa, qualità e bottino da attaccante sia sotto il profilo delle realizzazioni che degli assist. Da segnalare in chiave positiva anche le prestazioni di Guarin (6.34, 3G e 1A) Biabiany (6.20, 1G e 1A), Cambiasso (6.17, 2G e 3A), Bonaventura (6.15, 4G), Valdes (6.12, 3G e 1A) e Roberto Pereyra (6.12, 2G).

MALE DE ROSSI E I MILANISTI – La telenovela De Rossi (5.68, 2A) non ha portato bene né al diretto interessato che al suo sostituto Tachtsidis (5.79, 2A): entrambi ben al di sotto di un rendimento sufficiente, il campione di Ostia ha però dimostrato nell’ultima gara del 2012 di essere pronto a riprendersi la Roma e tornare sui livelli che gli competono. Zeman permettendo. Disastro in casa Milan: irriconoscibili Boateng (5.36, 1G) e Nocerino (5.50, 2G), che non godono più delle praterie aperte dal lavoro di Zlatan Ibrahimovic, anche quel Montolivo (5.78, 2G e 1A) tanto esaltato ha nel complesso deluso e faticato a trovare continuità di rendimento. Piuttosto male poi finora tante giovani promesse attese all’esame della maturità: su tutti Coutinho (5.69, 1G), Merkel (5.50, 1G), Stevanovic (5.59, 1G e 1A) e Taider (5.69, 1G).

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