2013

Celtic – Juventus, Amoruso: “Nel 2001 non era rigore, a Glasgow?”

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CELTIC GLASGOW JUVENTUS AMORUSO CHAMPIONS LEAGUE – Nicola Amoruso, ex calciatore della Juventus e oggi responsabile del coordinamento dell’attività del settore giovanile della Reggina, ripercorre i bei momenti vissuti in maglia bianconera, squadra con cui ha vinto tre scudetti, in una bella intervista rilasciata al quotidiano scozzese “The Herald”. I temi toccati nell’intervista riguardano principalmente gli ultimi precedenti tra Juventus e Celtic Glasgow, proprio quando siamo ormai giunti alla vigilia della sfida valida per l’andata degli ottavi di Champions League, in programma martedì a Celtic Park. 

Amoruso torna indietro al lontano 2001, quando le due formazioni si affrontarono due volte nel girone E della Champions League. La prima gara, giocata al Delle Alpi nel settembre 2001, finì con una vittoria in extremis della Juventus per 3-2 grazie al rigore siglato proprio da Nick Amoruso nei minuti finali, dopo i gol di Petrov, Larsson e la doppietta di Trezeguet. Ma proprio il calcio di rigore assegnato ai bianconeri per un dubbio fallo del difensore Valgaeren su Amoruso scatenò le polemiche del Celtic, che costarono anche l’espulsione del tecnico O’Neill: “Simulazione? Fu la prima ed ultima volta – afferma l’ex Juve al quotidiano scozzese – . Ammetto definitivamente che non ci fosse il calcio di rigore. Andai in campo per pochi minuti, ci fu una palla in area, un difensore del Celtic mi era vicino, l’arbitro fischiò il calcio di rigore e segnai. Quando andammo a giocare a Glasgow i tifosi avversari erano molto ostili nei miei confronti, ogni volta che toccavo palla inveivano contro. Rimasi sorpreso dalla reazione poiché non era la prima volta che un giocatore facesse una cosa simile in una partita, ma conosco la mentalità delle persone scozzesi riguardo all’argomento e lo capisco. Quel Celtic (in cui militava anche l’attuale tecnico Lennon, ndr) era davvero una bella squadra: a Celtic Park fu una buona gara per loro, non certamente per me e per la Juventus (la gara finì 4-3, ma i bianconeri erano già qualificati per gli ottavi, ndr)”.

L’ex attaccante bianconero racconta poi il proprio rapporto con la Vecchia Signora, soffermandosi anche sull’attuale formazione guidata dal suo vecchio compagno, Antonio Conte: “Sono un tifoso della Juventus già da piccolo quindi l’opportunità di giocare per loro era un sogno. Sono una squadra che seguo attualmente, gli ultimi anni sono stati complicati ma adesso è una delle migliori squadre in Europa. Conte ha fatto un grande lavoro da quando è arrivato, sta costruendo una nuova mentalità per vincere in Italia e anche in Europa. Secondo me è Pirlo il calciatore più importante dei bianconeri, l’uomo che fa la differenza. Buffon è un calciatore storico ed è importante anche per tutti i tifosi, è una roccia”.

Chiusura, infine, sulla prossima gara in programma domani: “A Celtic Park tutto è possibile, basta vedere la gara del Celtic contro il Barcelona. Sarà difficile giocare contro gli scozzesi in queste condizioni. I tifosi sono anch’essi importanti, danno l’energia che hanno bisogno per vincere. Lippi mi disse qualcosa per ringraziarmi dopo quel rigore nel 2001? Non mi disse nulla: niente di buono, niente di brutto, assolutamente nulla conclude l’attaccante nativo di Cerignola.

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