2020

Cellino: «Ero pronto a portare Tonali alla Roma, l’Inter ha sbagliato il modo di agire»

Pubblicato

su

Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato sulle colonne de Il Messaggero: queste le sue dichiarazioni

Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha parlato sulle colonne de Il Messaggero. Queste le dichiarazioni del numero uno delle Rondinelle.

COVID – «È una purga. Uno spartiacque tra i bugiardi e i responsabili. I primi si sono avvalsi pretestuosamente di questa pandemia per giustificare le difficoltà economiche. I secondi hanno affrontato i problemi e ammesso, senza vergogna, gli errori e l’impossibilità di fare acquisti».

INGAGGI GIOCATORI – «Andrebbero rimodulati secondo i tempi difficili che stiamo vivendo. Il calcio italiano è sano, ma noi invece che gestire la ricchezza stiamo spingendo verso impegni che vanno al di sopra delle nostre possibilità. Senza i contratti per i diritti televisivi molti club non possono garantire gli acquisti. Quindi mi sembra evidente che se tutti continuiamo a battere questo terreno, prima o poi la corda si spezza. Ma è più facile che vada via prima io di un cambio di mentalità».

TONALI – «Non mi era mai successo di scoprire un calciatore così forte. Avrei voluto trattenerlo, ma purtroppo il sogno si è infranto con la retrocessione e l’incertezza trasmessa dalla pandemia. Dovevo affrontare la programmazione del Brescia senza rifinanziare la società: rivesto la carica di presidente per professioni, mentre altri miei colleghi milionari lo fanno per hobby».

INTER – «Ha sbagliato il modo di agire. Marotta lo voleva e Conte lo adora. I club che si affacciavano venivano proprio perchè c’era la società nerazzurra. Ma anche il ragazzo voleva conoscere il proprio futuro».

TIFOSO DEL MILAN – «Sandro tifa Milan da quando è bambino. L’operazione con loro mi ha fatto quindi doppiamente piacere: ho anche rispettato una società che ha dato valore ai soldi. Maldini ha dna da Milan e ha tutti presupposti per diventare un grande dirigente».

ROMA – «Avrei visto Sandro più nella Roma. Una bellissima squadra, una città calda. Baldissoni tempo fa mi disse che era un loro sogno, ma adesso non conosci chi si occupa del mercato dei giallorossi. Avevo un ottimo rapporto con Sensi e conosco molto bene Sabatini. Ricordo ancora l’affare Nainggolan: è stato fantastico. Mi sento molto legato alla Roma. Per questo quando ho venduto il Cagliari, avevo il sogno di comprarla e di risanarla esaltandone le potenzialità mediante il mio lavoro e la mia esperienza. Ma è rimasto solo un sogno».

Exit mobile version