CATANIA SPOLLI – Non è stata ancora digerita in casa Catania la sconfitta di domenica contro l’Inter, che poteva valere un posto in Europa per la squadra etnea. E’ bastato un tempo, precisamente il secondo, alla compagine di Andrea Stramaccioni per ribaltare il sorprendente quanto momentaneo risultato conseguito dal Catania: «Abbiamo disputato un gran primo tempo e nel secondo abbiamo sbagliato ogni cosa, tutti, nessuno escluso, io per primo. Abbiamo sprecato una grande opportunità, c’è amarezza, ma questo è il calcio. Se c’è una cosa positiva nel Catania è proprio il modo in cui si presenta alle occasioni che contano e soprattutto in casa, facciamo più fatica contro le avversarie di bassa classifica. Tante volte siamo stati noi a recuperare, stavolta abbiamo subito il ritorno dell’avversario. Come detto, nel secondo tempo non abbiamo fatto nulla di buono. Giusto fare autocritica che è l’unico modo per crescere», ha dichiarato, come riportato da La Gazzetta dello Sport, Nicolas Spolli, che ha spiegato cosa potrebbe mancare alla squadra di Maran: «Nel calcio si può anche perdere o pareggiare, ma dopo che abbiamo raggiunto la salvezza sembra che non è stato fatto nulla. Bisogna stare tranquilli, per noi centrare l’Europa è una missione, rimanendo sereni riusciremo a fare il massimo, non deve passare però il messaggio che se non centriamo questo obiettivo abbiamo fallito».

Il difensore sudamericano ha poi parlato della prossima sfida contro la Juventus e del pubblico siciliano: «Affrontare la capolista, la migliore squadra del campionato non sarà facile ma abbiamo dimostrato che siamo un avversario tosto per tutti, andremo là e ce la giocheremo. Anche noi pensiamo di poter arrivare in Europa, ma dobbiamo abbassare un po’ la cresta e rimettere i piedi per terra consci di avere centrato la salvezza con 13 giornate d’anticipo. Applausi pubblico? È stato bello perché i tifosi ci hanno voluto ringraziare. Penso che dopo il primo tempo tutti abbiano pensato che eravamo già in Champions, forse anche noi, ma la realtà è diversa».