2016

Catania, Rigoli: «Serve decisione negli ultimi venti metri»

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Dopo l’1-1 del Massimino nel recupero della gara valida per la terza giornata, gli allenatori di Catania e Fondi parlano agli organi di stampa della prestazione delle loro squadre. Non può certo far festa il tecnico degli etnei che, in due gare interne, ha racimolato solamente un punto. Soddisfazione per Pochesci, anche se il gol divorato da Albadoro grida vendetta.

L’ennesimo pareggio non può essere certamente accolto positivamente in casa Catania. I rossazzurri, a secco di vittorie dalla prima giornata di campionato, quando si imposero 3-1 contro la Juve Stabia, impattano nuovamente in una gara storta, venendo fermati in casa dal Fondi.

In sala stampa, ai microfoni di CalcioNews24, il tecnico degli etnei, Pino Rigoli, commenta così la prestazione dei suoi: «Abbiamo creato le occasioni, ma dovevamo essere più determinati, specie quando loro sono andati in difficoltà.  Dobbiamo essere più decisi negli ultimi venti metri. Calil e Russotto hanno avuto diverse occasioni, ma è mancata loro la lucidità. Delle volte viaggiamo a corrente alternata, ma stiamo riducendo queste pause. Le decisioni arbitrali? Le sviste non possono essere un alibi. Il mancato inserimento di Djordjevic non significa bocciatura. Semplicemente Di Cecco era già pronto per entrare a centrocampo, poi Bastrini ha avuto un problema e allora ho deciso di schierarlo sulla sinistra al suo posto».

Soddisfazione per l’Unicusano Fondi che al Massimino strappa un punto d’oro. Queste le parole in sala stampa del tecnico dei laziali, Sandro Pochesci: «Siamo stati una squadra di uomini, e nel calcio solo gli uomini a fare la differenza. Domenica contro la Juve Stabia abbiamo buttato via due punti. Oggi ci siamo rifatti, potendo contare anche sulla fortuna. Loro hanno preso due traverse, ma noi abbiamo sbagliato una palla gol clamorosa. Il Catania? Considero gli etnei alla pari di Lecce o Matera. Possono serenamente lottare per i playoff avendo un grande organico. Oggi hanno iniziato la gara da grande squadra, ma non era facile resistere a quei ritmi. Il rigore per il Catania? Poteva starci come non starci».

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