2014

Catania, Pulvirenti: «Salvezza? Possiamo farcela, coraggio!»

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La carica del presidente del club etneo, che crede nella salvezza e lavora per il futuro.

CATANIA PULVIRENTI – Si fa dura il cammino in campionato per il Catania, che all’orizzonte comincia a distinguere la Serie B, ma il presidente Antonino Pulvirenti continua a credere nella salvezza: «Le nostre possibilità di salvezza sono quelle espresse dalla classifica, ancora molto corta in coda. Giocando con la stessa intensità che ci ha permesso di rimanere in partita fino alla fine contro la mostruosa Juventus, potremmo fare risultato contro chiunque. E quindi accelerare. E salvarci. Le annate sono sempre diverse, a parità di valore incidono sempre tanti fattori. Ne cito uno su tutti, non è una scusa ma un fatto: tanti infortunati, tutti importanti, e per mesi, non per una o due partite», ha spiegato il patron del club etneo ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

SETTORE GIOVANILE – Le difficoltà non intimoriscono Pulvirenti, né condizionano i suoi progetti, a partire dallo sviluppo dei talenti e quindi del settore giovanile: «Offriamo ai giovani il meglio e il massimo sul piano strutturale, cioè un centro sportivo d’eccellenza come Torre del Grifo Village che nasce proprio per propiziare la crescita del settore giovanile. Noi puntiamo moltissimo sulla valorizzazione dei migliori talenti locali: per esempio, è per noi motivo di orgoglio avere molti siciliani nelle nostre  formazioni giovanili nazionali, circa l’80%. Puntualizzo, però: non è con la contrapposizione agli stranieri che possiamo far crescere i giovani, il calcio di oggi è globalizzato. Non devono esistere riserve in base alla nazionalità, a parer mio, ma deve svettare il merito, sempre. Le squadre satellite potrebbero essere utili».

STADIO – Proseguono le strategie per la costruzione del nuovo stadio: «Ho la stessa passione di sempre e lavoro con i miei collaboratori per dare radici profonde al nostro club: sto per volare in Galles, per osservare da vicino il nostro modello di stadio, quello dello Swansea. Venticinquemila posti, copertura integrale, soluzioni avveniristiche sotto ogni aspetto: sarà pronto entro il 2017. Come il centro sportivo? Il progettista è lo stesso, l’ingegnere Stancanelli, quindi… Con il nuovo stadio saremo una realtà invidiabile su scala europea: capitale sociale appena incrementato, licenza Uefa e rispetto del “fair play” finanziario, bilanci in ordine da anni e in positivo come pochissime società, il centro sportivo “più bello d’Europa” secondo voci autorevoli del grande calcio e un nuovo stadio, appunto… Secondo lei, e le sorrido mentre parlo, sono stanco o sono felice e orgoglioso di essere il presidente del Catania?».

RAMMARICO – Pulvirenti, però, conclude la sua intervista con un pizzico di delusione: «Sinceramente, mi aspettavo di più e credo che non fosse una pretesa temeraria, ma il calcio è questo. Avanti, adesso, con coraggio».

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