2013
Catania, Pulvirenti: «Juventus? Altra ingiustizia»
CATANIA JUVENTUS PULVIRENTI – Non si placa la rabbia di Antonino Pulvirenti, che dopo la sconfitta con la Juventus deve fare i conti con le decisioni del Giudice Sportivo, che ha fermato per due turni Nicolas Spolli, reo di aver rivolto frasi ingiuriose ad un avversario e all’arbitro al termine della partita, e multato Alejandro Gomez e Rolando Maran. Brucia la sconfitta al presidente del Catania, che, intervistato dal Corriere dello Sport, ha dichiarato: «Una sconfitta che brucia perché arrivata al 92’ e perché fa il pari con quella della domenica precedente, contro l’Inter, sempre nei minuti di recupero. Resta la sensazione di avere subìto un’ingiustizia. Una sensazione resa ancora più sgradevole dal fatto che non è la prima volta nell’arco di questa stagione che il Catania si ritrova a perdere dei punti durante l’extra time. Detto questo io dico che dalla partita di Torino il Catania esce addirittura rafforzato: la Juventus è stata messa in serie difficoltà, i ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano fare e, alla fine, abbiamo fatto ritorno a casa fiduciosi, perché abbiamo dimostrato ai tifosi e a noi stessi che possiamo davvero provare a centrare la qualificazione europea».
Il patron del club etneo ha poi parlato dell’arbitraggio di Torino, glissato sulle polemiche nel post-partita e presentato le prossime sfide: «L’arbitraggio di Giannoccaro? Che dire? Quello che è accaduto a Torino ci sta. In fondo l’atteggiamento degli arbitri quando ci sono di mezzo le grandi è spesso questo. Ci siamo abituati… Siamo pronti a rituffarci in questo campionato: da qui alla fine incontreremo tutte squadre che, eccezion fatta per il Milan che andremo a sfidare a Milano, ritengo alla nostra portata. Vedremo cosa accadrà con queste avversarie e vedremo quanti punti saremo stati capaci di aggiungere alla nostra classifica. Per me non saranno pochi. Speriamo siano sufficienti per centrare obiettivi importanti. Dopo partita di Torino? Non so nulla. Ho letto della squalifica di Spolli, ma credo che si sia trattato di un malinteso: il nostro giocatore è un ragazzo corretto ed educato, soltanto che non parla bene l’italiano. Sì, sono certo che si è trattato di un malinteso. Udinese? E’ la nostra prima finale. Vogliamo riprendere a fare punti e io, dopo quello che ho visto a Torino, sono moto fiducioso».