2017
Catania-Lecce: La Voce dei Protagonisti
Tre reti dei siciliani ridimensionano un Lecce sceso a Catania con un atteggiamento belligerante, forti di un tridente pesante, ma i siciliani hanno saputo amministrare bene i 90 minuti, pungendo i giallorossi nel momento di maggior sforzo. A fine gara parlano ai nostri microfoni i protagonisti della supersfida del sabato sera.
Al termine della gara di cartello del Girone C della Serie C, in sala stampa si presentano i protagonisti della sfida tra Catania e Lecce terminata con il punteggio di 3-0 per i padroni di casa. Una vittoria rotonda da parte dei siciliani che conquistano il primo sorriso proprio contro una diretta rivale per la promozione diretta in Serie B. La squadra di Rizzo ha pagato la poca lucidità sotto porta e i grandi interventi di Pisseri. Una sfida avvincente che ha visto gli etnei poter festeggiare. Ai microfoni di CalcioNews24.com intervengono per il Catania il tecnico Lucarelli ed i calciatori Marchese, Bucolo e Russotto. Per il Lecce il commento finale spetta all’allenatore Rizzo ed al calciatore Lepore.
Il tecnico del Catania, Cristiano Lucarelli: «Ho attaccato i giocatori sulla prestazione di Caserta. Una gara così maschia come quella di oggi me l’aspettavo. Sono contento…è indubbio. In caso di scontri diretti ci dà un buon vantaggio. Ho visto un buon primo tempo, meno nella ripresa perché abbiamo sofferto un po’ troppo. Siamo stati comunque bravi ad avere avuto un ottimo spirito di sacrificio respingendo quei 10 minuti in cui loro hanno giocato il tutto per tutto. Loro lo scorso anno hanno fatto 27 punti in più, puntellando nel mercato con acquisti mirati. Chiaro che un’eventuale sconfitta oggi avrebbe sollevato malumori, ma non avrebbe deciso il campionato. Lo scorso anno ho seguito l’Alessandria ed il vantaggio che aveva accumulato inizialmente sulle rivali, per poi crollare nel girone di ritorno. Dobbiamo migliorare sui cross, mentre sono contento che abbiamo accompagnato con diversi uomini le azioni in cui sono maturati i gol. Sono stato coerente nel aver utilizzato finora 23 giocatori su 25. La formazione la fanno loro con il lavoro. Io non voglio assicurare il posto da titolare a nessuno, dando gloria solo ai soliti noti. Lasciando sulla corda tutti è come se ci fosse una partita di Serie C tra di noi. Oggi volevamo sfruttare maggiormente i quinti, permettendo alle mezzali di poter creare i giusti spazi, sfruttando Lodi schierato altissimo. Gol ed assist dalla vecchia guardia? Sono loro che si sono calati nella mentalità della Serie C che è diversa della A. Ho rivisto più volte la gara di Caserta. Siamo stati per più di 75 minuti nella metà campo avversaria. Abbiamo sbagliato diversi appoggi semplici. Poi non mi nascondo dietro ad un dito nel dire che c’era un rigore a nostro favore solare. Non voglio caricare troppo la gara di Francavilla, commettendo l’errore fatto con la Casertana. Dobbiamo trovare la continuità e la giusta calma nel caso in cui la gara non si sblocca. Non dobbiamo avere l’ansia da prestazione».
Il difensore del Catania, Giovanni Marchese: «Credo che oggi il Lecce si sia spaventato del Catania. Giocare da quinto a sinistra? Ho fatto sempre entrambi i ruoli, sia da terzo di difesa che quello di stasera. Io mi metto a disposizione del mister. Sassolini nella scarpa? Sono superiore a questo. Il gol? Ho pensato di tirato ma ero defilato, poi ho pensato di metterla tesa in mezzo ed è venuta quella conclusione. La rete la dedico a tutta la mia famiglia».
Il centrocampista del Catania, Rosario Bucolo: «Il segreto per battere il Lecce? Il lavoro. Il mister ci ha chiesto determinate modalità di gioco ed oggi le abbiamo concretizzate al 100%. Stiamo lavorando anche sulla concentrazione quando andiamo fuori casa. Non voglio trovare alibi, ma quando andiamo lontani dal Massimino magari ravvisiamo la differenza. Non parliamone più e puntiamo a conquistare punti dalla prossima settimana. Dopo Caserta eravamo tutti rammaricati ma non avevamo il tempo per piangerci addosso…arrivava il Lecce ed abbiamo fatto una grande gara. Sappiamo di dover dare un grande segnale al nostro pubblico. Il mister ci ha trasmesso questa mentalità»
L’attaccante del Catania, Andrea Russotto: «Se questa è stata la mia miglior gara in tre anni vuole dire che ho perso molto tempo. Nelle ultime due abbiamo raccolto pochissimo, dato che siamo una squadra costruita per vincere il campionato. Queste partite si praparano da sole anche per l’ambiente che ti spinge a far bene. Magari a Caserta è mancato questo. Il gruppo ed il lavoro ci sta permettendo di conquistare vittorie come queste. La situazione che si è creata nel finale con Di Matteo mi è dispiaciuta, anche perché ho giocato in passato insieme a lui. Ho cercato di stringergli la mano, ma probabilmente non era il momento opportuno. Gli applausi di stasera? E’ bello uscire dal campo in questo contesto, ma quando giochi su questi ritmi non vorresti mai uscire e dare sempre il tuo contributo. Il nostro obiettivo è seguire i numeri delle squadre che in precedenza hanno vinto il campionato. Come cambiare la mentalità in trasferta? Ogni gara ha una storia a sé. Pensiamo a prepararla bene a partire da martedì».
Il tecnico del Lecce, Roberto Rizzo: «Oggi ci sono stati sempre un passo avanti. Abbiamo fatto fatica ad accorciare e loro ripartivano velocemente. Non siamo stati in grado di giocare come sappiamo. Nella ripresa abbiamo avuto diverse occasioni con Lepore e Pacilli, poi la seconda rete ci ha tagliando le gambe. Senza Di Piazza non è facile riuscire a cambiare il modulo. Ho inserito Pacilli sugli esterni nel tentativo darci maggior vivacità, ma il ragazzo non era al meglio. Fermare Russotto non è facile, perché un calciatore molto veloce. Non è stato un errore del singolo, ma un complesso di squadra. L’episodio sul finale del primo tempo su Di Matteo? Non andiamo a rincorrere gli episodi. Oggi il Catania ha meritato di vincere dato che non siamo stati di trovare le giuste contromisure».
Il centrocampista del Lecce, Franco Lepore: «Loro ci aspettavano per poi ripartire velocemente con gli esterni Esposito e Russotto. Non abbiamo sottovalutato il Catania. Abbiamo affrontato la gara sempre allo stesso modo. L’occasione prima del 2-0? E’ stato bravo Pisseri a respingere in corner la mia conclusione. Poi quel tiro cross di Marchese finito in porta ci ha tagliato le gambe. Non dobbiamo buttare via l’intera gara, ma capire cosa abbiamo errato per trovare i giusti correttivi. Restiamo sempre una squadra che lotta per la promozione. Cosa è girato storto rispetto alla gara col Trapani? Abbiamo sbagliato sicuramente l’approccio. Oggi volevamo seguire la striscia positiva, ma non ci siamo riusciti».