2016

Catania-Lecce 0-0: Posta divisa ma i salentini sciupano un rigore

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Moscardelli calcia fuori un penalty. Gli etnei si affidano a Calil ma senza fortuna

In un Massimino semideserto e con il pubblico di casa in piena contestazione nei confronti della proprietà del club, il Catania ed il Lecce impattano sullo 0-0. La gara inizia subito su ritmi sostenuti e dopo appena quattro minuti gli ospiti potrebbero sbloccare la gara: Garufo ingenuamente tocca la palla con la mano e per l’arbitro Morreale è rigore. Dal dischetto va Moscardelli che allarga troppo la diagonale e calcia la sfera a lato con Liverani battuto.

Il Catania, scampato il pericolo iniziale, prova a mettere paura alla retroguardia salentina, ma è solo grazie ad uno strepitoso Perucchini se Calil in due occasioni non porta avanti i suoi. Poco prima della fine della prima frazione di gioco è ancora Moscardelli a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa che sorprende l’estremo difensore etneo ma la sfera si infrange sulla traversa.

La ripresa è inversamente proporzionale al ritmo gara del primo tempo e le due squadre si limitano prevalentemente a contenere il gioco avversario. Pancaro prova le carte Lupoli e Bombagi, ma i nuovi acquisti non brillano per scioltezza e per la difesa giallorossa è facile fermare i calciatori rossazzurri, praticando un pressing alto e senza fronzoli. Il gioco è frammentario anche a causa dei molti falli e dopo cinque minuti di recupero, l’arbitro manda le due squadre sotto la doccia. Il Catania esce ancora tra i fischi, mentre il Lecce incrementa il ruolino positivo in trasferta.

TABELLINO

CATANIA-LECCE 0-0

CATANIA (4-3-3): Liverani; Garufo, Bergamelli, Bastrini, Nunzella (88′ Parisi); Agazzi, Musacci (68′ Bombagi), Di Cecco, Falcone, Calil, Calderini (68′ Lupoli). All. Pancaro.

LECCE (3-4-3): Perucchini; Freddi, Cosenza, Legittimo; Lepore, Salvi, Papini (50′ De Feudis), Liviero; Doumbia, Moscardelli (61′ Caturano), Surraco (80′ Vecsei). All. Braglia.

ARBITRO: Morreale di Roma 1

AMMONITI: Musacci, Parisi (C), Surraco, Papini, Freddi (L).

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo

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