Catania, in via di risoluzione il caso Plasmati - Calcio News 24
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2009

Catania, in via di risoluzione il caso Plasmati

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Il Catania ha da risolvere la grana Gianvito Plasmati durante la sosta invernale del campionato di Serie A. L’attaccante 27enne, assistito dall’avvocato Mattia Grassani, è in diatriba col club per una firma su un contratto che la società  ritiene essere vera, mentre il giocatore afferma il contrario. Intervistato ai microfoni di tmw, l’avvocato ha fatto luce sui possibili esiti: “L’ordinanza è del 16 dicembre, confidiamo che Plasmati conosca la sua posizione definitiva entro il 16 gennaio, in tempo utile nel caso avesse ragione, per potersi collocare nella squadra che più lo interesserà , considerando che è un calciatore fermo da più di sei mesi. Se la firma sarà  falsa si valuteranno anche azioni risarcitorie a tutela dei diritti di Plasmati. A causa di questa querelle cominciata ad aprile, se la firma sarà  giudicata falsa, ci sarà  qualcuno che dovrà  rispondere del fatto che Plasmati dal 1 luglio 2010 è rimasto attaccato ad un contratto che non era il suo” .

Anche il gicatore si è espresso in merito per parlare dell’accaduto: “Mi sento prigioniero di un contratto che non ho firmato, e che mi sta privando di tutto quello che avevo conquistato col sudore. Pago un prezzo troppo alto per colpe non mie. Perchè siamo arrivati qui? Non voglio sapere i motivi. Anche a saperli, arrivati a questo punto, me ne frego. Il danno oltre che economico e professionale è anche psicologico, e mica da poco. Sono fermo da tempo, senza infortuni, senza una ragione valida, prigioniero di un contratto che non ho mai firmato. Io spero che tutto finisca quanto prima, sono arrivato allo strenuo delle forze. Sono mesi che aspetto, prima o poi tutti quelli coinvolti dovranno dar conto, perchè la situazione è scappata di mano. Io sono la parte lesa, fin quando avrò l’ultima goccia di sangue darò battaglia, e l’ho anche detto in fase dibattimentale. Ho fatto dieci anni di serie C per fare la serie A, i sacrifici vanno rispettati. Il futuro? Vorrei rimanere in Serie A, l’auspicio è quello, qualche chiacchiera c’è stata, ma allo stato attuale delle cose nessuno si espone in maniera forte vista la mia situazione. Una volta risolto tutto non vedo perchè non possa giocare dove ho meritato di stare, e cioè nella massima categoria. Senza peccare di presunzione, quando sono stato chiamato in causa difficilmente ho demeritato” .

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