2013

Catania, Castro: “Sogno l’Europa, puntiamo in alto”

Pubblicato

su

CONFERENZA CATANIA CASTRO – Intervenuto oggi in conferenza, ha parlato il centrocampista del Catania Lucas Castro, che ha analizzato a fondo la situazione della squadra etnea, ad un passo dalla salvezza matematica e di fatto in lotta anche per un posto in Europa.

SPAZIIl mister mi schiera in campo di più, ma devo continuare per giocare sempre da titolare. In questa posizione ho avuto più spazio, quindi va bene così. Cosa cambia dal calcio argentino a quello italiano? Soprattutto mancava esperienza, ora ho appreso molto e sono più esperto di prima. Il calcio italiano più difficile di quello argentino? Sì, qua è molto difficile. Tutte le squadre si difendono in maniera ottimale ed è difficile arrivare in porta. Questo sicuramente è più complesso qua“.

SOGNO EUROPEOPer me sarebbe molto importante arrivare ad un piazzamento europeo e giocarci una coppa internazionale. Per un giocatore è molto importante, anche per la società è molto importante. Io ci credo? (sorride, ndr) Stiamo bene, ma non voglio dire niente per scaramanzia (ride, ndr). Nello spogliatoio, ora che siamo arrivati a questo punto, già che siamo qua, sappiamo di dover fare ancora di più. Vogliamo fare più di quello che abbiamo fatto. Ora non dobbiamo mollare, dobbiamo andare avanti e oltre per mirare sempre a più cose. L’obiettivo ora è andare più in là possibile, questo è l’obiettivo. Se la squadra vince, questo è l’importante. Ora puntiamo le squadre direttamente sopra di noi per inseguire posizioni ancora più in alto“.

MARAN E L’AMBIENTE –  Maran mi dice che devo aiutare maggiormente la squadra durante la fase difensiva. Davanti mi vede bene, ma manco un pochino per quanto riguarda la copertura. È bello giocare in un ambiente dove lo stadio è sempre pieno, questo ci aiuta abbastanza. In casa è pieno, come accade in Argentina. Qui è più complicato seguire la tua squadra in trasferta, devi prendere l’aereo. In Argentina tante squadre sono a Buenos Aires e ci arrivi facilmente con l’automobile in gran parte dei casi”.

CONSIGLI“Mi aspettavo di giocare in Italia. Sapevo che era difficile, per questo sono contento, visto il minutaggio che ho ottenuto. Un consiglio a Rolin che ha avuto meno spazio? Non penso di poter dare consigli (ride, ndr), deve avere pazienza ed aspettare il momento giusto, avrà sicuramente la sua possibilità. Chi mi ha aiutato di più nella squadra? Tutti, tutti gli argentini, perché parlano il mio stesso idioma, ma adesso che parlo anche un po’ l’italiano, ho più fiducia anche con il resto del gruppo”.

CONTRO IL PARMACol Parma dobbiamo giocare come giochiamo in casa, così sicuramente potremo vincere“.

Exit mobile version