2013

Catania, Alvarez: ?Possiamo sognare. Montella..?

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CATANIA ALVAREZ – Archiviato un mese ai box per l’infortunio alla gamba, Pablo Alvarez si è tirato a lucido per farsi trovare pronto in vista della seconda fase della stagione. Il difensore del Catania, intervistato da La Sicilia, ha fissato gli obiettivi: «Dobbiamo arrivare al più presto a 50 punti. Mi sembra che i tempi siano maturi per alzare l’asticella. Questa squadra ha le possibilità per farlo. Di certo c’è che siamo una grande squadra, un bel gruppo e che lo dimostriamo ogni domenica. Noi sappiamo di essere sulla buona strada. Adesso dobbiamo continuare così, lottare tanto e proseguire in questo cammino. Ovvio che è importante vincere senza non prendere gol: aumenta la fiducia e si lavora meglio».

Il calciatore argentino ha poi proseguito parlando del suo momento: «Sono sempre lo stesso. Ho fatto, assieme ai compagni, un gran bel ritiro l’estate scorsa e con i compagni lavoro tanto durante la settimana. Poi, è chiaro, ringrazio il mister che dimostra di avere fiducia in me, anche se devo dire che mai come in questa stagione stiamo dimostrandoci un gruppo vero: chi entra fa bene, se non addirittura meglio di chi gioca abitualmente. Questo è davvero bello».

Sui prossimi avversari, invece, Alvarez ha spiegato: «Fiorentina? Partita difficile, contro una squadra difficile, ma questi punti sono troppo importanti. Da tutte le partite si imparano cose positive  e cose negative, quindi è accaduto anche nell’andata contro i viola. Però io dico che dobbiamo andare in campo consapevoli dell’importanza di questa sfida. Montella? Vi dico che io non ho niente contro di lui. Anzi, ciò che è accaduto mi è servito: sono andato in Spagna, ho disputato un campionato alla grandissima e ho realizzato, con i miei compagni di allora, un vero miracolo. Se proprio volete saperlo, vi confesso che ci siamo salutati già a Firenze. Di più: è stato lui a venire da me e non vi nascondo che è stata una cosa che mi ha fatto piacere. Domenica saremo avversari, ma il rispetto reciproco c’è ed è tanto. Così come deve essere».

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