2015
Cataldi: «La Lazio è la cosa più bella che potesse capitarmi»
Il baby biancoceleste: «Non è stato facile arrivare qui»
«Ho disputato questo torneo a 16 anni, sono contento di fare da testimonial e succedere ad Handanovic e ringrazio per questo. Ho avuto un processo di crescita particolare, sono uno dei pochi che è riuscito ad arrivare dove sono adesso ma spero che a tanti altri possano avere il mio stesso percorso». Danilo Cataldi, presente alla presentazione del premio Maestrelli, ripercorre le tappe che, in pochi anni, lo hanno portato a vestire la maglia della Lazio e a indossare, contro la Fiorentina, la fascia di capitano.
DIFFICOLTA’ – «Non è stato facile – riporta Lazionews24.com – sopratutto nel settore giovanile, adesso posso guardarmi indietro e dire che sono cresciuto e auguro a tanti ragazzi il mio stesso percorso e di non arrendersi alle difficoltà. Ho lasciato la Primavera vincendo uno scudetto, con la società abbiamo deciso di andare in Serie B e li è stato difficile, ci sono stati momenti difficili ma con l’aiuto della squadra e del mister abbiamo fatto bene. Quest’anno sono tornato con la mia squadra e adesso sono riuscito a trovare il mio spazio. Ho sempre cercato di allenarmi sempre al meglio, e fare il possibile per andare la domenica in campo, cercare di essere sempre al top della forma. Non bisogna abbattersi quando le cose non vanno, quando io mister non ti fa giocare, questo è il consiglio più importante che voglio dare ai ragazzi. La Lazio è la cosa più bella che potesse capitarmi e sto bene qua».