2020

Castrovilli: «Mi piacerebbe diventare una bandiera della Fiorentina»

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Gaetano Castrovilli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport raccontando i suoi sogni e obiettivi

Gaetano Castrovilli si è raccontato sulle pagine del Corriere dello Sport parlando dei suoi sogni e dei suoi obiettivi. Queste le parole del centrocampista della Fiorentina.

STIMA DI COMMISSO – «E’ bellissimo, mi stimola a dare sempre di più. Ho sentito grandissimo appoggio fin dal primo giorno, da parte del presidente e della società. Hanno creduto in me e lo si è capito anche dal prolungamento di contratto (2024). Ringrazio tutti, da Commisso ma senza dimenticare i direttori, Barone e Pradè, fino all’ultimo che ci lavora. Ora tocca a me ripagare la loro fiducia».

ANTOGNONI – «Vivendo Firenze, ho imparato perfettamente cosa rappresenta Antognoni per i fiorentini e per arrivare a quello che lui ha dato alla città c’è ancora tanta strada da fare. Avere un rapporto diretto, confrontarmi con lui mi motiva a crescere sempre di più. Sarebbe un sogno poter realizzare quello che lui ha fatto, con la maglia della Fiorentina e della Nazionale».

BANDIERA DELLA FIORENTINA – «Vlahovic vuole diventarlo? Anche per me sarebbe un sogno. L’ho detto anche parlando di Antognoni, mi piacerebbe ripercorrere la sua carriera. Ma sono ancora molto giovane, devo dimostrare tutto».

FIORENTINA – «Stanno costruendo una squadra giovane e forte. Hanno investito e vogliono continuare a farlo, anche nelle infrastrutture. Lasciano trasparire il loro entusiasmo e la loro ambizione. Sono certo che la Fiorentina, in futuro, potrà togliersi grosse soddisfazioni».

TOP 5 CENTROCAMPISTI – «Il primo è sicuramente Ronaldinho, mi sarebbe piaciuto giocarci. Poi dico Isco, Modric, De Bruyne, Kross e Arthur».

CHIESA – «Top player? Sì, Federico, per quanto giovane, è già fortissimo. E’ titolare in A da diverso tempo, è in pianta stabile nel giro della Nazionale maggiore. Può diventare ancora più forte».

DEDICA GOL – «Lo dedicherò a Iachini, che mi sta facendo crescere moltissimo. Ma vorrei dedicarne uno anche alla mia fidanzata Rachele, ai miei familiari e, soprattutto, a tutte quelle figure professionali che sono in prima linea, pronte a tutto pur di salvare vite umane».

RIPRESA – «Ho talmente tanta voglia di calcio che sarei pronto a tutto. Siamo professionisti, dovremo stare attenti, ma con le giuste precauzioni e con allenamenti mirati potremo affrontare qualsiasi cosa»

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