2016

Casting e stravaganze, l’Inter non è sola: ecco esempi storici

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Casting all’Inter per la scelta del nuovo allenatore ma i neroazzurri sono solo l’ultimo esempio: ecco i casi più stravaganti in Serie A

La scelta del nuovo allenatore dell’Inter sta assumendo sempre più i contorni di un casting, termine utilizzato a più riprese da diversi organi di stampa e probabilmente dalla dirigenza stessa. Ma di procedure stravaganti, ricorda la Gazzetta dello Sport stamattina, il calcio è pieno. Risalente all’estate scorsa l’indecisione di Claudio Lotito per il nuovo tecnico della Lazio. Summit con Sampaoli, passato poi unicamente come ‘conoscitivo’, accordo con Prandelli e virata improvvisa su Bielsa. Accordo raggiunto, firmato (forse), ma subito rimangiato a causa delle promesse non garantite in sede di mercato al Loco. Il lieto fine, vista la situazione attuale dei biancocelesti, c’è stato con l’ascesa di Simone Inzaghi.
ALTRI ESEMPI STORICI – Andando indietro nel tempo, sempre evidenziato dalla rosea, sempre l’Inter ma stavolta di Ernesto Pellegrini selezionava i calciatori anche in base al loro modo di scrivere. Secondo la compagna dell’allora patron neroazzurro dalla grafia si intuiva il carattere della persona: ne fecero le spese Raffaele Sergio e Paolo Turci. Per non parlare di quando Carlo Ancelotti scartò Roberto Baggio al Parma perché inadatto al suo collaudato 4-4-2, minacciando il club emiliano addirittura di dimettersi. Fa sorridere infine il caso Cissokho – Milan, un affare da 15 milioni sfumato per un problema ai denti dell’esterno africano: «Pregiudica la postura e moltiplica gli infortuni», fu la diagnosi ufficiale.

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