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2017

Cassano: «Se avessi ascoltato i consigli di Totti…»

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Dopo l’addio alla Sampdoria, Antonio Cassano è libero e cerca squadre sul mercato. Intanto si confessa a Veltroni e parla di Totti, Garrone, Capello e rimpianti, troppi rimpianti

Cassano ed il rapporto con Francesco Totti – 4 febbraio, ore 11.40

Antonio Cassano ha raccontato del suo rapporto con Francesco Totti ai tempi della Roma, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: «Bastava che ci guardassimo e veniva tutto spontaneo. Mi trovato divinamente con lui, è stato un divertente clamoroso. Per noi, ma soprattutto per il pubblico. Racchiudevamo fantasia ed estro insieme. E’ lui quello con cui mi sono divertito di più a giocare al calcio, in tutta la mia vita. E’ impossibile non diventare suo amico. Francesco è una persona seria, umile, perbene. Quando arrivai a Roma, i primi quattro mesi mi ha fatto vivere a casa sua, con sua madre e suo padre. Mi sono sentito a casa, davvero. Sono stato lì fin quando non ho trovato un appartamento per me. Grazie a lui mi sono ambientato in pochissimo tempo. La differenza tra Roma e Bari è tantissima, rischiavo di perdermi. Se avessi ascoltato il dieci per cento dei suoi consigli, avrei fatto un’altra carriera. Però il mio istinto e la mia testa mi hanno portato ad andare avanti per la mia strada, seguendo la mia coerenza. La coerenza, però, non vuol dire essere nella ragione. Se avessi ascoltato Francesco… Ricordo che stavo trattando il mio rinnovo, tra me e la società non correva buon sangue e lui mi disse che era meglio guadagnare meno ed essere felice, che andare da qualche altra parte del mondo e non essere sereno. Infatti poi sono andato al Real Madrid e dopo un anno e mezzo sono andato via».

Antonio Cassano parla del suo passato

Antonio Cassano ha lasciato la Sampdoria in maniera ufficiale e adesso è in cerca di un squadra, come ha raccontato in un’intervista a Walter Veltroni. Dopo aver parlato della sua infanzia e della sua passione per il calcio (per l’Inter dei tedeschi e per Maradona), il barese ha ricordato il suo esordio in Serie A e il suo gol famosissimo in Bari – Inter, per poi passare a parlare del suo periodo alla Roma. «Potevo andare alla Juventus ma sono andato alla Roma solo per giocare con Totti, lo ho sempre ammirato. In giallorosso lui mi è diventato amico e mi ha fatto da fratello maggiore, mi spiace non avergli dato ascolto quando poi sono andato al Real Madrid» ha detto Fantantonio, che ha messo proprio Madrid in cima alla lista dei più grandi rimpianti della sua carriera. In quella degli allenatori più amati c’è anche il più detestato, ovvero quel Fabio Capello con cui ha litigato spesso salvo poi rappacificarsi, mentre ha ammesso di aver un buon rapporto con Luigi Delneri. «A Madrid non mi sono comportato bene, mangiavo quanto volevo e facevo feste. Poi mi ha chiamato la Juventus ma è una bella donna che non mi prende, quindi ho accettato la Sampdoria» ha continuato Cassano a proposito del passaggio ai blucerchiati.

Cassano, la Sampdoria e il futuro

L’esperienza alla Sampdoria gli ha cambiato la carriera: «Alla Samp ho trovato Riccardo Garrone, la miglior persona possibile. Ancora mi rimprovero il litigio con lui, non se lo meritava. Ho sofferto molto». Dopo il litigio con la Samp il giocatore è passato al Milan e ha detto che Galliani aveva pensato a lui per sostituire Ronaldinho, ma l’esperienza è durata poco e dopo è arrivata l’Inter, dove si è trovato bene salvo la piccola parentesi con Mazzarri: «Delle grandi la miglior squadra dove ho giocato è l’Inter, delle piccole il Parma». La persona che più lo ha saputo prendere però è uno con cui ha litigato e poi fatto pace: «È Roberto Donadoni, ho detto delle cose brutte in un momento di pazzia ma ci siamo rappacificati e sono contento, lui mi ha dato tanto». Perché Cassano ha rifiutato così tante volte la Juventus? Lo ha spiegato Fantantonio stesso dicendo che non voleva andare a giocare in una squadra dove i giocatori sono “soldatini” e questo suo essere fuori dagli schemi lo ha di fatto penalizzato parecchio. A Il Corriere dello Sport infine l’ex doriano ha parlato dei suoi progetti a breve termine: «Voglio continuare a giocare perché la mia vita è il calcio, oltre alla famiglia. Mi sto allenando duramente e sono pronto per tornare. Ho avuto proposte da Palermo, Crotone e estero ma sono innamorato di Genova e vorrei rimanere nei dintorni. Se dovessi uscire dall’Italia sarebbe un altro discorso».

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