2014

Caso Eposito, De Santis: «Ho paura per i miei familiari»

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L’uomo accusato dell’omicio di Esposito scrive alla Procura

DANIELE DE SANTIS CIRO ESPOSITO ROMA NAPOLI – Sono stati resi noti ulteriori stralci della lettera di Daniele De Santis, ultrà romanista accusato per l’omicidio di Ciro Esposito, indirizzata alla Procura di Roma. L’uomo sotto accusa si è sfogato esprimendo tutta la propria disperazione e tornando sulle dinamiche dell’accaduto di quel tragico 3 maggio: «Sono disperato per quello che è successo e mi porto dentro il dolore per la morte di Ciro Esposito, non volevo uccidere nessuno. I colpi li ho esplosi io ma senza mirare, ero pieno di sangue» ha affermato De Santis.

COME UNA GUERRA – L’ultrà giallorosso ha poi proseguito: «Mi stavano ammazzando, non ho tirato bombe ma solo un fumogeno. Hanno detto che volevo aggredire donne e bambini, mai fatto in vita mia, e mi stanno mettendo contro un’intera città: ho paura per me e i miei familiari». De Santis non può entrare ulteriormente nel merito dell’accaduto, questa la ragione: «Non posso farlo perché tutte le parole alimenterebbero il clima di odio, come se fosse una guerra».

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