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Casadei, Nunziata assicura: «Ha valori morali altissimi: sa fare tante cose e segna molto, al Toro…»
Le parole di Carmine Nunziata, ct dell’Italia Under 21, su Cesare Casadei, obiettivo di calciomercato di Torino e Lazio
Carmine Nunziata ha parlato a La Stampa di Cesare Casadei, centrocampista del Chelsea e stella dell’Italia Under 21 – allenato dallo stesso Nunziata – vicino al ritorno in Serie A con Torino e Lazio in concorrenza per piazzare il colpo. Di seguito le parole del ct degli azzurrini.
CHE GIOCATORE É CASADEI – «È un ragazzo che ha valori morali altissimi oltre ad essere dotato di grandi qualità fisiche e atletiche. Può fare diversi ruoli e soprattutto sa fare gol».
CAPOCANNONIERE MONDIALE UNDER 20 – «E ha conquistato anche il titolo di miglior giocatore della competizione. Cesare ha fatto una cosa straordinaria, che non capita tutti i giorni. Poi quella soddisfazione l’ha condivisa con i compagni, perché era stato ben supportato e così si è tolto delle belle soddisfazioni».
RITORNO IN ITALIA – «Lui è un calciatore importante ed è giusto che incominciad avere continuità. L’esperienza al Chelsea è stata formativa, ma con quella concorrenza è difficile trovare spazio e lui ha bisogno di giocare».
LO HA SENTITO – «Sì, sento tutti i ragazzi. Soprattutto quando ci sono lunghe pause tra un raduno e l’altro della Nazionale. L’ho trovato carico, ma non giocare non è facile».
RUOLO – «Può fare la mezzala, il trequartista: il problema è che deve giocare e cercare di migliorare la sua condizione atletica».
AMBIENTE TORINO GIUSTO PER LUI – «Al Toro c’è sempre un’atmosfera diversa e particolare, sicuramente è un luogo dove provi forti emozioni. Personalmente mi è rimasto dentro il granata, anche se il ricordo dell’ultima partita – con lo spareggio promozione perso ai rigori contro il Perugia – non è proprio il massimo…».
TORO CON POCHI ITALIANI – «Ci sono meno italiani e tanti stranieri, nel Toro come in altri club. Però nei vivai lavoriamo bene e tiriamo fuori ancora i talenti».
POCO SPAZIO IN A PER I GIOVANI – «Dipende dalle situazioni e ognuno cerca di sfruttare le situazioni che si presentano. Giocare in campionati diversi permette di avere un’esperienza in più: vedi Calafiori che è andato all’estero, è tornato e ora è di nuovo via. Poi ci sono tanti ragazzi che decidono di andare in B e in C per giocare».
PAFUNDI – «Ognuno ha il proprio percorso e ora speriamo che Simone trovi il suo spazio: negli ultimi mesi ha fatto fatica».
EUROPEO UNDER 21 IN ESTATE – «Si guarda alla condizione fisica in un torneo con partite così ravvicinate, ma non c’è solo quello. Ci deve essere sempre voglia e determinazione, ma questa non manca mai: vengono tutti in Nazionale con entusiasmo e grande voglia, soprattutto quelli che giocano di meno perché l’Under 21 è una vetrina importante».
COSA LO RENDE ORGOGLIOSO COME CT – «Quando questi ragazzi presi dall’Under 15 arrivano nella nazionale maggiore: è una cosa che ci riempie sempre d’orgoglio».
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