Salvezza in salita: spaccatura nel club. Voci e retroscena

Se quella del Carpi è ancora una favola, allora deve avere assunto contorni molto dark, perché quella che fino ad un anno fa era un’isola felice ora è diventata terreno di faide e casa per vecchi e nuovi fantasmi. Lo spogliatoio è spaccato e di sereno ormai c’è davvero molto poco a Carpi. Il presidente Claudio Caliumi invoca compattezza: «E’ il momento di restare tutti uniti». Un appello caduto nel vuoto finora, del resto gli stessi tifosi sono divisi: gli “Irriducibili” che hanno accordato fiducia al nuovo corso inaugurato da Beppe Sannino da una parte e dall’altra i “Guidati dal Lambrusco” rimasti fedeli a Fabrizio Castori, che continuano a frequentare nelle cene del giovedì.

LE VOCI – Ma, come riportato da Tuttosport, pare che alcuni giocatori della vecchia guardia e alcuni membri dello staff tecnico coltivino il desiderio di un nuovo ribaltone e del ritorno di Castori, mentre altri parlano di un’ingerenza di Cristiano Giuntoli nelle questioni del Carpi. Pare, infatti, che dopo Empoli-Napoli l’ex direttore sportivo e attuale dirigente del club azzurro sia salito a Carpi per incontrare il patron Stefano Bonacini perché all’epoca il Napoli non girava e il presidente Aurelio De Laurentiis aveva cattivi pensieri sull’operato di Giuntoli.