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Carlo Conti: «La mia passione per la Fiorentina e gli altri sport»

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Carlo Conti, tifoso della Fiorentina, ha parlato a La Gazzetta dello Sport nel giorno del big match contro l’Inter

Tifoso della Fiorentina, Carlo Conti si è raccontato a La Gazzetta dello Sport nel giorno in cui la Viola affronta l’Inter nel big-match della ventiduesima giornata.

HA FATTO GLI ONORI DI CASA AL COMMISSO PARK«Accanto a Commisso in una giornata storica. É un centro sportivo di altissimo livello, un tempo impensabile, che spero possa diventare una sorta di “fabbrica” di calciatori, preparati tecnicamente e con dei valori»

COMMISSO«É una persona d’altri tempi, un presidente vero, che ci mette la faccia e i soldi. Ce ne sono pochi ormai. É un imprenditore importante, entrato in un mondo a lui nuovo: diamogli il tempo per costruire qualcosa di importante, è difficile nascere e volare. Anche se già in questi anni qualche soddisfazione ce la siamo tolta».

COSA ASPETTARSI DA QUESTA STAGIONE«Mi sembra un anno particolarissimo, tra il quarto posto e il nono ci sono davvero pochi punti. É presto per giudicare, può succedere di tutto».

PRONTO PER FIORENTINA-INTER«Certo, sarò allo stadio con Pieraccioni e i nostri figli. Sarà un test importante a cui noi arriviamo dalla delusione della Supercoppa, loro dall’entusiasmo di averla vinta. Se non altro avremo avuto più tempo per prepararci, un aspetto da non sottovalutare. Sulla carta l’Inter è imbattibile, ha 2-3 squadre oltre a quella che manda in campo, però il calcio è bello perché è imprevedibile».

ALTRI SPORT CHE APPASSIONANO«Al momento non posso che dire il tennis. Sinner è fantastico, un grande campione e un tipo brillante. Si vede che è sereno e e per ottenere risultati a quei livelli devi avere talento e testa. Sono stato anche fan della pallanuoto, quando c’era la grande Rari Nantes Florentia e il Settebello in cui giocava il mio amico Gianni De Magistris, il Maradona della pallanuoto. Poi ho una grande passione per la pesca, che è uno sport con tanto di federazione: ho una barchettina, un 40 cavalli, e vado a pescare in mare con mio figlio Matteo, che sta diventando più bravo di me. Ci divertiamo anche quando torniamo a mani vuote, ma stare con lui in mezzo al mare, con il sole e la tranquillità assoluta, credo che sia uno dei momenti più belli che io possa vivere».

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