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Caressa non si pente: «Potessi tornare indietro, rifarei la stessa telecronaca»

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Il telecronista di Sky risponde alle accuse: «Mi accusano di essere juventino? L’anno del triplete ero interista. L’anno scorso romanista. Non sono tifoso»

Fabio Caressa, pesantemente accusato per la sua telecronaca di Juventus-Atletico Madrid di essere filojuventino, ha spiegato la sua posizione in un’intervista al Corriere della Sera: «Mi accusano di essere juventino? Tutto già successo. La stagione del triplete ero interista. L’anno scorso, con la Roma in semifinale di Champions, giallorosso. E in una fase sono stato pure milanista. Sono romanista? Non sono tifoso. A 16 anni, quando ho cominciato, seguivo la Lazio. Poi la Roma».

Caressa continua: «La verità è che Juve-atletico era importante per tutti: tifosi, Sky che investe sulla Champions, movimento, giornali, calcio italiano. L’incipit me lo scrivo prima, poi lo leggo: all’inizio è importante non sbagliare. Non lo facevo da anni, ma l’occasione era speciale. Poi, quando la partita inizia, la telecronaca è pura emozione. Il primo, il secondo, il terzo gol. Tutti di Cristiano, che aveva addosso la pressione del fallimento. Un exploit clamoroso, che va raccontato. Tornando indietro, la rifarei uguale».

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