2015

Carbonero: «Roma? Penso al Cesena»

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Il centrocampista snobba le voci sul futuro

Uno dei giocatori che può aiutare il Cesena a conquistare la salvezza è Carlos Carbonero, candidato a diventar protagonista della volata del club romagnolo. Non è stato facile, però, per il centrocampista colombiano: «All’inizio ho faticato ad inserirmi perché sono arrivato dopo la preparazione estiva. Un po’ alla volta mi sono ritagliato il mio spazio lavorando forte in allenamento. Anche la squadra è cresciuta e gli ultimi risultati positivi hanno portato fiducia e positività. Contro l’Inter meritavamo di vincere», ha dichiarato Carbonero ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

SERIE A – L’arrivo in Italia è stato un sogno per Carbonero, che da ragazzino seguiva Asprilla: «Anche di recente sintonizzavo sempre il satellite della mia tv per seguire le partite di Cuadrado e Muriel. Prima di lasciare l’Argentina e il Sudamerica avevo tre campionati in testa: la Serie A, la Liga e la Premier. Ma il campionato italiano per me è sempre il più affascinante perché c’è grande equilibrio. In Italia può succedere che un piccolo club come il Cesena pareggi a San Siro, in altri Paesi le grandi di solito vincono con punteggi molto larghi contro le squadre provinciali. A Cesena ho trovato l’ambiente che cercavo per migliorare e crescere».

TALENTI – A proposito di crescita, la Colombia annovera una nuova generazione di calciatori piuttosto interessante: Cuadrado, Rodriguez, Martinez e Falcao. Un risultato importante al Mondiale in Russia potrebbe non essere un’ipotesi remota: «Nel nostro Paese ci sono grandi aspettative e sono cresciute le nostre responsabilità ma siamo pronti ad affrontarle. Cuadrado? Siamo due giocatori dalle caratteristiche completamente diverse. In comune abbiamo velocità e potenza atletica. Come ruolo, Juan è nato difensore esterno mentre io sono sempre stato una mezzala dentro ad un sistema di 4-3-1-2. Quello che facevo al River e adesso nel Cesena».

FUTURO – Infine, sulla corsa per la salvezza, da cui passa l’eventuale riscatto della Roma: «Ce la giochiamo con Cagliari, Atalanta e Chievo che affronteremo tutte in casa nelle prossime giornate. Per noi sarà decisivo vincere questi scontri diretti. Non penso alla Roma come la mia prossima squadra. Oggi voglio pensare solo a fare bene nel Cesena poi vedremo a giugno quale sarà il mio futuro. La Roma rimane fortissima anche se ultimamente ha avuto risultati negativi. A maggiore ragione, giocherà alla morte per difendere il suo secondo posto mentre noi faremo lo stesso per rincorrere la salvezza. A entrambe serve solo la vittoria». 

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