2018
Carabiniere aggredito dopo Lazio-Eintracht: «Ho estratto la pistola contro i tifosi» – VIDEO
Aggressione shock a un carabiniere dopo Lazio-Eintracht da parte di 50 presunti tifosi della Lazio. Militare costretto ad estrarre l’arma! – VIDEO
Episodio sconcertante avvenuto dopo la fine del match di Europa League tra Lazio e Eintracht. Un carabiniere di pattuglia a Trastevere, noto quartiere romano, è stato brutalmente aggredito da 50 uomini incappucciati, probabilmente supporter della Lazio. I violenti tifosi, armati di spranghe e bastoni, stavano dando la caccia ad alcuni sostenitori dell’Eintracht Francoforte. I tifosi biancocelesti volevano vendicarsi dei precedenti attacchi subiti. I tifosi tedeschi, infatti, tesero loro un agguato mentre mangiavano al ristorante, in occasione del match d’andata. In più, la tifoseria ha interpretato la sfilata degli ultras dell’Eintracht sotto al Colosseo come un vero e proprio affronto. Il militare è stato bersagliato da insulti dopo aver tentato di difendere due tifosi tedeschi. Successivamente, gli aggressori gli hanno lanciato contro sampietrini, bottiglie e addirittura un bidone in fiamme. Il carabiniere è stato costretto a estrarre la propria pistola per allontanarli. Ha inoltre riportato una ferita alla testa. Un video recentemente diffuso sul web testimonia l’accaduto. Il militare ha riportato un trauma cranico e subito dopo l’aggressione ha così dichiarato: «Ho fatto solo il mio dovere, ho estratto la pistola per tenere lontani gli aggressori».
Le parole dure del Ministro della Difesa Trenta
Ecco le parole del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, sul carabiniere aggredito dai violenti sostenitori della Lazio: «Sono rientrata a Roma dall’Afghanistan e ho appena visto questo video: un nostro Carabiniere aggredito in pieno centro, a Roma, da un gruppo di uomini incappucciati che gli lanciano contro una bottiglia colpendolo alla testa.
Il Carabiniere era intervenuto per individuare i responsabili di un pestaggio, ma il branco, tutti armati di spranghe e bastoni, ha reagito violentemente. Il militare ha dunque estratto l’arma, per tenerli a debita distanza salvaguardando, in questo modo, la propria incolumità.
L’ho appena sentito per telefono, gli ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e a l’Arma dei Carabinieri.
L’ho ringraziato per la lucidità mostrata durante l’intervento e l’ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie, a nome del Paese.
Quanto ai balordi che lo hanno aggredito, pagheranno. Vi assicuro che pagheranno!».
Sulla questione è intervenuto anche Matteo Salvini su Twitter: «Massima solidarietà a questo carabiniere e a tutte le Forze dell’Ordine. Questi non sono tifosi ma sono delinquenti».
Ecco il video dell’aggressione del carabiniere dopo Lazio-Eintracht:
Massima solidarietà a questo carabiniere e a tutte le Forze dell’Ordine. Questi non sono tifosi ma sono delinquenti. pic.twitter.com/mOch9eVdB0
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) December 16, 2018
Il comunicato della SS Lazio
«In riferimento agli incidenti che si sono verificati nel centro di Roma nella notte successiva alla partita Lazio-Eintracht Francoforte, la S.S. Lazio ribadisce la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella esercitata contro le Forze dell’Ordine e conferma che la linea della Società nei confronti di chi, dalle indagini della magistratura, risulterà responsabile degli atti di teppismo sarà, sempre e comunque, di totale riprovazione e presa di distanza. Al tempo stesso la S.S. Lazio tiene a sottolineare il comportamento esemplare tenuto dai veri tifosi laziali all’interno ed all’esterno dello Stadio Olimpico, segnato dal rifiuto di cadere nelle provocazioni dei gruppi di tifosi avversari giunti nella Capitale con il chiaro intento di causare scontri e disordini. Ringrazia poi Polizia, Carabinieri e tutte le Forze dell’Ordine che, con impegno e professionalità, hanno contribuito a sventare i bellicosi propositi della tifoseria tedesca, garantendo così la sicurezza di tutti i cittadini», questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della Lazio sulla vicenda.