2013

Capello: «Non tornerò in Italia perchè…»

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CAPELLO JUVENTUS – Fabio Capello è tornato a parlare ai microfoni dei colleghi di Raisport, parlando delle ultime situazioni avvenute in Italia, tra le quali spicca la multa di 5mila euro inflitta alla Juventus per i cori fatti partire dai bambini presenti allo stadio durante la sfida contro l’Udinese. Un altro episodio che accresce in Capello la convinzione di non tornare più ad allenare nel nostro Paese, anche a causa della gestione di certi avvenimenti, da parte della giustizia.

MAI PIU’ IN ITALIA – «Perche’ non voglio piu’ tornare in Italia? Perche’ siamo un paese che cerca sempre scuse per non trovare soluzioni ai problemi – ha esordito Capello – , noi siamo un popolo che rimedia, che non decide, siamo dei politicanti che non fanno nulla con una certa decisione, che guarda sempre alla propria poltrona e al proprio orto. Le parole di Conte sulla multa? Quello che ha detto Conte non mi interessa. Noi dobbiamo educare i bambini, portarli allo stadio e insegnargli a non fare quelle cose. La colpa e’ di chi accompagna quei bambini, persone preposte ad impedire che certe cose avvengano. Lo speaker dello stadio, per esempio, poteva fare qualcosa. Per chi tifo nella lotta scudetto? Io ho quattro squadre del cuore: la Roma, la Juve, il Milan e il Real Madrid, e davanti a una situazione del genere tiferei al cinquanta per cento.»

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