Parla Capello, allenatore della nazionale russa

Fabio Capello è stato tra i protagonisti della paradossale partita tra Montenegro e Russia di venerdì sera, una gara sospesa dapprima dopo otto secondi e poi a metà secondo tempo senza esser più ripresa. I tifosi ancora una volta hanno fatto i padroni e proprio Capello ha detto: «La gara andava sospesa subito, dopo il fumogeno su Akinfeev, il delegato UEFA però non ha sentito ragioni. Chiedete a Platini perché si è giocato ancora, è lui che ha parlato di rigore contro la violenza».

IL CAPELLO-PENSIERO – Sempre Capello ha aggiunto: «Non ho avuto paura, l’atmosfera prima del match era bella, i tifosi hanno applaudito gli inni, ma c’è sempre uno scemo che rovina tutto». A La Gazzetta dello Sport Capello ha spiegato il comportamento dei giocatori: «Quelli del Montenegro erano colpiti e dispiaciuti, Savicevic non voleva più giocare. Non c’entra la politica, quello di Podgorica è solo teppismo da stadio. Akinfeev? Sta bene, è a casa e riposerà».