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Capello: «Leao segna poco ma ha una grande visione di gioco»

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Fabio Capello esprime le sue valutazioni sul Milan dopo la vittoria contro il Napoli a La Gazzetta dello Sport

Fabio Capello parla della situazione del Milan dopo la vittoria sul Napoli e dalle colonne de La Gazzetta dello Sport esprime queste valutazioni.

CRISI DEL GOL DI LEAO QUESTIONE PSICOLOGICA«Direi di sì, anche perché sulle capacità c’è poco da discutere. A me sembra che, in questa stagione, Leao abbia perso sicurezza quando va al tiro, un classico per l’attaccante che non è in fiducia. Cerca poco la porta perché pensa troppo prima di tirare e… sbaglia, come in quella azione che avrebbe potuto dare il 2-0 al Milan col Napoli. Attenzione però: certi passaggi, come quello per Hernandez, li fai solo se hai grande visione di gioco e Leao ce l’ha. In questo momento sembra quasi divertirsi di più a cercare il suggerimento per i compagni, e per il Milan può andare bene così: resta un giocatore risolutivo anche se non segna».

FARE COME IBRAHIMOVIC«Premesso che non mi permetto di giudicare il lavoro di Pioli e del suo staff e che non so come si allena Leao, posso senz’altro dire che gli esercizi specifici servono sempre. Anche Zico, Baggio, Del Piero si fermavano a fine allenamento a provare tiri, punizioni, rigori. Per i giocatori di talento, correggere i difetti è più semplice: i miglioramenti sono quasi immediati e loro sono i primi ad accorgersene. A Ibra cambiai la postura quando calciava: aveva il 46 di piede e un modo di appoggiarlo che non era funzionale al modo in cui tirava».

IL COLPO DI TESTA«A Zlatan i mezzi fisici non mancavano, come a Leao: ha tutto per migliorare di testa. A proposito, ricordo un gran lavoro anche con Boban: sulle palle alte staccava male. Zvone era intelligente, iniziò a fermarsi per esercitarsi e imparò».

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