2020

Cannavaro racconta: «Pirlo? Non è musone come sembra e sulla testata di Zidane…»

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Fabio Cannavaro rivela qualche aneddoto sul suo passato da giocatore. Le parole dell’ex difensore di Juve e Nazionale

L’ex difensore Fabio Cannavaro si racconta in diretta Instagram. Le sue parole sul passato da giocatore.

PARTITA DA RIGIOCARE – «Vorrei rigiocare Italia-Francia dell’Europeo che perdemmo a 30 secondi dalla fine. Vorrei rigiocarla per la gestione che avemmo di quella partita. Lì c’è manca l’esperienza della squadra nella gestione della palla. Bisognava perdere tempo, gestirla in modo diverso, chiuderla come facemmo con la Germania. Come gestimmo male la palla loro ci castigarono».

TESTATA – «Ricordo solo il rumore, ero lì vicino. Mi girai e vidi Marco a terra, ma avevo sentito questo rumore e lui mi disse: “Mi ha dato una testata”. Al di là del dolore, Marco ha fatto quello che doveva fare: si è buttato a terra. La partita non è cambiata, era quella lì. Era destinata ai rigori».

FINALE MONDIALI – «Tutta intera non l’ho mai rivista, solo degli spezzoni, mi fa molto più effetto. Ogni volta che vedo il rigore di grosso penso: “Speriamo che non sbagli”. Gli ho sempre chiesto di non abbracciarci, sia nel ’98 sia nel 2000… Ero lì concentrato. Ad un certo punto venne Pirlo e mi disse: “Se Fabio segna abbiamo vinto”».

PIRLO – «È un bast**o, è divertente, non è un musone come sembra».

PALLONE D’ORO – «Non ho le caratteristiche da giocatore di pallone d’oro e non ho la presunzione di pensarlo neanche adesso. Ma vedendo le prestazioni del Mondiale e con la Juve, come rendimento e prestazioni… Ci sta. Gigi, che era lì e meritava anche se lui ebbe qualche problemino in stagione con la Juve, fece un Mondiale stratosferico, ma arrivò con qualche punto indietro».

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