2014

Cannavaro: «Quegli aiuti alla Juve…»

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Paolo Cannavaro: «Siano protagonisti i giocatori, non l’arbitro»

SASSUOLO PAOLO CANNAVARO JUVENTUS – Al rientro dopo la sosta il Sassuolo sfiderà in casa la Juventus. Per i padroni di casa ci sarà in difesa Paolo Cannavaro, da un anno in maglia neroverde dopo un passato al Napoli. Forse in virtù dell’astio che divide Juve e Napoli, Cannavaro si è lasciato andare a qualche dichiarazione fuori dagli schemi nei confronti della Vecchia Signora, dando indirettamente ragione a Totti. Di seguito un estratto delle parole di Cannavaro.

PARLA CANNAVARO – «I numeri dicono che la Juventus è prima anche nella classifica dei punti ottenuti con gli errori arbitrali, questo è un dato di fatto. Io vorrei rigiocare la finale di Supercoppa del 2012 con la Juve, i protagonisti devono essere i giocatori e non l’arbitro. So però che è difficile arbitrare, servirebbero la moviola e la tecnologia. Vogliamo fermare la Juventus, in Serie A ci sono squadre che non hanno neppure un terzo della nostra identità e del nostro gioco offensivo. Napoli? La storia d’amore non finirà mai, è stato difficile lasciare la città perché era la mia squadra del cuore, mi dispiace non aver avuto una vera possibilità. Ero già ai margini prima dell’inizio del campionato, la squadra girava e quindi non era facile riuscire a chiedere una maglia da titolare».

NEROVERDI – Paolo Cannavaro ha parlato ai microfoni de Il Corriere dello Sport. Il difensore del Sassuolo si è soffermato sul suo team e sulla salvezza dell’anno scorso, oltre a qualche parola sul tandem d’attacco formato da Zaza e Berardi. Molte parole anche sulla permanenza a Napoli, con alcune sfide bellissime (tra cui una top three dei migliori Napoli – Juventus) e il giorno della promozione in Serie A. Iinfine ha parlato del fratello Fabio, che aspetta una chiamata per fare il salto da allenatore.

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